Sabato 4 e domenica 5 giugno al Teatro Malibran Marco Angius sostituisce Louis Lortie alla testa dell'Orchestra del Teatro La Fenice

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Marco Angius Teatro Malibran Orchestra La Fenice
 

Sabato 4 e domenica 5 giugno al Teatro Malibran Marco Angius sostituisce Louis Lortie alla testa dell'Orchestra del Teatro La Fenice

01/06/2022

Marco Angius torna alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice nel doppio concerto in programma al Teatro Malibran sabato 4 giugno alle ore 20 (turno S) e domenica 5 giugno alle ore 17 (turno U) nell’ambito della Stagione Sinfonica 2021-2022. Il maestro, dal 2015 direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto, sostituisce Louis Lortie, costretto a cancellare l’ingaggio a causa del perdurare di una indisposizione causata da un infortunio a una gamba accaduto diversi giorni fa. Variato il programma, che sarà interamente dedicato a Ludwig van Beethoven: Marco Angius dirigerà la compagine veneziana nel Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 61, con il violinista Giovanni Andrea Zanon impegnato nella parte solistica, e la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36.

Ludwig van Beethoven (1770-1827) compose il Concerto in re maggiore op. 61 nel 1806, quindi a ridosso del Concerto in sol per pianoforte, della Quarta Sinfonia e dei quartetti Razumovsky. Fu eseguito l'antivigilia di Natale da Franz Clement, primo violino del Theater an der Wien. Beethoven riuscì eccellentemente a conciliare la necessità di preminenza melodica del solista con le proprie esigenze costruttive: i diversi temi di carattere lirico offrono al solista la possibilità di dar prova delle proprie qualità di ‘canto’, mentre la partitura tesse le reti di una struttura formale finemente articolata. Non a caso si riconobbe fin da subito in questo pezzo un modello per la risoluzione, in chiave prevalentemente lirica, del dilemma costruttivo inerente al ‘concerto per violino e orchestra’, giacché la strada indicata da Beethoven permetteva di equilibrare il difficile rapporto fra esigenze spettacolari del genere e aspirazioni alla profondità di contenuto musicale.

Di poco precedente, la Seconda Sinfonia in re maggiore op. 36 di Beethoven nacque intorno al 1800: il musicista di Bonn vi si dedicò con maggiore impegno dall’ottobre 1801 al maggio 1802, per poi completare il lavoro nell’estate della villeggiatura di Heiligenstadt (a quei tempi piccolo centro a nord di Vienna). Dedicata al fraterno amico Carl von Lichnowsky, dopo varie esecuzioni in forma privata in qualche dimora del principe, ogni volta occasione per cambiamenti e ritocchi da parte del compositore, debuttò in pubblico al Theater an der Wien il 5 aprile 1803, in un concerto dal programma interamente dedicato alla musica di Beethoven.

Nonostante sia pervasa di energia e serenità, l’opera nacque in uno dei momenti più scoraggianti dell’esistenza del compositore: proprio in quegli anni infatti cominciò a manifestarsi la fase acuta della sua sordità con la conseguente decisione di abbandonare la carriera concertistica. I contemporanei, colpiti degli elementi di novità rispetto alle loro abitudini di ascolto, ne riconobbero inevitabilmente «la potenza del genio che in quest’opera colossale – si legge in una recensione del prestigioso ’“Allgemeine Musikalische Zeitung” del 1805 – si palesa nella ricchezza dei pensieri nuovi, nel trattamento del tutto originale e nella profondità della dottrina».

Come di consueto, il concerto di sabato 4 giugno sarà preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle 19.40 illustrerà il programma musicale.

I biglietti per il concerto (da 10 a 90 euro, ridotto abbonati da 10 a 50 euro) sono acquistabili nei punti vendita Vela Venezia Unica di Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Ferrovia, Piazza San Marco, Rialto linea 2, Accademia, Mestre, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2424) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it.

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