La Giunta comunale, riunita nei giorni scorsi, ha approvato su proposta del sindaco Luigi Brugnaro e dell’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto, lo schema di convenzione tra il Comune di Venezia e il Ministero della Giustizia che contiene gli adempimenti reciproci che prevedono per il Comune la progettazione e la realizzazione del terzo (e ultimo) lotto del complesso denominato Cittadella della Giustizia presso la ex Manifattura Tabacchi a Piazzale Roma. Il Comune di Venezia viene, quindi, riconosciuto soggetto attuatore della Missione 2 Componente 3, 1.2. "Construction of buildings requalificatione and strenghtening of real estate assets of the administratione of justice" nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR e per questo vengono destinati 30.000.000 euro dei quali circa 1 milione per le spese tecniche legate al progetto per il recupero di edifici esistenti che coprono un’area di 9mila mq di superficie ed inseriti nel III ed ultimo lotto di intervento.
“Con questa delibera di Giunta – commenta Brugnaro - andiamo a dare un importante via libera ad ulteriori interventi per la completezza del restauro dell’ex Manifattura Tabacchi e la realizzazione del progetto completo della Cittadella della Giustizia. In questo modo riusciamo a procedere in quell’importante percorso per assicurare alla giustizia la possibilità di poter operare in spazi adeguati, funzionali e, soprattutto, concentrati in un unico luogo: una condizione di partenza per poter garantire tempi sempre più rapidi e certi che è una delle condizioni necessarie per attrarre investimenti in Città e continuare a garantire condizioni di sviluppo e crescita”.
“Il nostro obiettivo ora è quello di procedere alla realizzazione di questo importante progetto di riqualificazione di tutti gli edifici che sono inseriti nel terzo lotto e che sarà possibile grazie all’investimento di 30 milioni di euro del PNRR – commenta l’assessore Zaccariotto. Dal 2015 siamo così riusciti – grazie all’impegno del sindaco Brugnaro - a far destinare alla Cittadella della Giustizia, quasi 50 milioni di euro. La Giustizia è un bene di tutti ed è fondamentale che, per quanto possiamo fare, anche l’Amministrazione comunale si sia fatta in tutti questi anni parte attiva nel cercare di dare a Venezia una sede unica, comoda da raggiungere anche in macchina, dove poter far confluire tutti i vari uffici dislocati in città. Questo ci porterà nel 2026, anno entro il quale dovranno essere terminati anche i lavori del III° lotto, ad avere un fulcro unico d’eccellenza per tutte le attività giudiziarie che si svolgono a Venezia ma che, necessariamente, hanno connessioni con l’intero territorio veneto”.
Nello specifico il Comune di Venezia è proprietario del complesso immobiliare denominato “Ex Manifattura Tabacchi” che oggi comprende 17 edifici i quali, con deliberazione del Consiglio comunale, è stato deciso di concedere al Ministero della Giustizia in comodato gratuito per la durata di 99 anni con l’obbligo di assumersi l’onere della loro manutenzione ordinaria e straordinaria. Lavori che sono stati divisi in tre lotti di intervento.
Il I lotto (lavori appaltati dal Comune nel 2004), ha riguardato gli edifici n. 3, 5, 6, 8 nonché gli edifici di nuova costruzione denominati 16, 16 bis e 1, 2, 4. Questa parte del compendio è attualmente adibita a sede della Procura della Repubblica, di tutto il settore penale del Tribunale, del Tribunale di Sorveglianza, e di una parte delle sezioni civili della Corte d’Appello, oltre ad archivi.
Il II lotto, che ha visto i lavori iniziare nel settembre 2020 e con previsione di conclusione entro la fine del 2023, si basa anche sul Protocollo d’intesa stipulato il 23 gennaio 2018 dal Ministero della Giustizia, Comune di Venezia e Agenzia del Demanio e sulla convenzione attuativa sottoscritta tra il Comune e il Ministero della Giustizia nel mese di febbraio 2021; tale intervento riguarda gli edifici n. 9, 10, 11, 14 e 15, che saranno destinati ad ospitare gli uffici del Tribunale civile. Un investimento pari a 18.923.000 euro di cui 5.287.000 euro finanziati dal Ministero della Giustizia e la restante parte grazie alla richiesta da parte del Comune di destinare a questo progetto i fondi destinati alla città dal Bando periferie (Fondi Presidenza del Consiglio dei Ministri).
Il III (ed ultimo) lotto prevede interventi sugli edifici 7, 12 e 13 e sarà destinato a ospitare la Corte d’Appello settore penale, la Procura Generale c/o la Corte d’Appello (liberando così Palazzo Grimani) e il Tribunale di Sorveglianza (attualmente collocato nell’edificio 16 e che libererebbe spazi per ospitare la II sez. Civile della Corte d’Appello attualmente a Palazzo Cavalli).