L’assessore alle Politiche educative Laura Besio è intervenuta nel pomeriggio all’apertura dei lavori del primo convegno internazionale “Dharma Today. Volti del buddhismo contemporaneo", tre giorni di dibattito che fino a domenica 13 marzo si terranno a palazzo Franchetti, sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.
Promosso dall’Unione buddhista italiana, con il patrocinio del Comune di Venezia, la tre giorni di conferenze “è una riflessione multidisciplinare e multiprospettica su identità, ruoli e potenzialità delle tradizioni buddhiste nel mondo contemporaneo - è stato spiegato dagli organizzatori - Ma ha anche l’obbiettivo di avviare una riflessione sugli apporti del pensiero buddhista alla filosofia contemporanea, all’etica, al cambiamento climatico e alle altre criticità del complesso rapporto tra essere umano, tecnologia e ambiente”.
“Un atto dovuto che sorge dall’esigenza e dal bisogno di fermarsi a riflettere anche per capire quale sia l’evoluzione del rapporto tra il buddhismo e l’Occidente” ha sottolineato Filippo Scianna, presidente dell’Unione buddhista italiana, introducendo il convegno che ha avuto un prologo il 5 e 6 marzo con i primi dibattiti online.
Quali sono i possibili apporti del pensiero buddhista alle sfide che ci troviamo ad affrontare a livello globale? Come possiamo attingere, con gli strumenti oggi a nostra disposizione, alla preziosità delle pratiche contemplative tradizionali? Questi gli interrogativi sui quali si confronteranno professori in arrivo da Università italiane e straniere nel corso di sei tavole rotonde che serviranno anche ad approfondire e sostenere lo studio accademico delle tradizioni buddhiste.
“Ogni momento di riflessione e ricerca che si svolga a Venezia - ha detto Besio - non può prescindere dal luogo meraviglioso che lo ospita: certo, parliamo di una location unica al mondo quanto a bellezza, ma se non vogliamo fermarci a questo, all’immagine, e andiamo alla sostanza, Venezia è culla di un patrimonio di secoli inestimabile che si presta a essere cornice strategica di ogni contributo culturale. La Serenissima si è sempre fatta garante del rispetto dell’individuo e dell’integrazione tra etnie, senza distinzione di costumi, colori e religioni - ha aggiunto l’assessore - Venezia è una città aperta ai rapporti con culture diverse e nella sua storia è stata un crocevia di popoli e di fedi religiose che la fanno una civiltà ricchissima di tante diverse testimonianze. In questo senso ospitare oggi a Venezia questo simposio arricchisce di un contributo nuovo la vita culturale di una città da sempre in crescita, movimento, apertura” ha concluso Besio rivolgendo gli auguri di buon lavoro anche a nome del sindaco e dell’Amministrazione.