Ingerisce numerosi ovuli di droga per nasconderli, ma viene scoperto e arrestato. E' successo nel pomeriggio di sabato 23 ottobre a Mestre.
Durante un controllo in via Torre Belfredo una pattuglia del Nucleo Cinofilo ha notato nel plateatico di un bar il presunto spacciatore che portava le mani prima verso l'inguine e poi in bocca, iniziando a deglutire. Scesi per effettuare un controllo, gli agenti si sono accorti che l'uomo aveva iniziato a tossire con forza e faceva fatica a respirare. A quel punto sono intervenuti con una manovra che disostruisse la cavità orale.
Non convinti dall'atteggiamento del sospetto pusher, che ha dichiarato di non aver ingerito nessun corpo estraneo e doversi allontanare di fretta, ma ha continuato nel frattempo a tenere una mano nella zona delle parti intime, gli agenti lo hanno perquisito in bagno, trovandolo in possesso di un ovulo bianco di circa cinque centimetri che ha tentato di gettare nel wc.
Una volta scoperto in possesso di droga, l'uomo ha reagito con violenza, colpendo più volte gli agenti e prendendoli a morsi, provocando loro ferite guaribili rispettivamente in tre e sette giorni. Poi è stato fermato e immobilizzato.
All'interno dell'involucro in suo possesso sono stati trovati 11 grammi di eroina gialla. Nel corso della perquisizione gli agenti hanno anche rinvenuto 175 euro in banconote di piccolo taglio, poste sotto sequestro.
L'uomo è stato quindi arrestato e portato all'ospedale dell'Angelo, per verificare se avesse ingerito altri ovuli simili. Le visite mediche e gli esami radiologici a cui è stato sottoposto hanno evidenziato la presenza di 13 corpi estranei di circa un centimetro nella sua cavità addominale.
Dopo una notte trascorsa in ospedale, piantonato dagli agenti e l'espulsione degli ovuli, domenica 24 ottobre è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Maggiore.