VE2030 - Piano urbano della mobilità sostenibile della Città Metropolitana. Ecco come partecipare al Pums

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VE2030 - Piano urbano della mobilità sostenibile della Città Metropolitana. Ecco come partecipare al Pums

10/05/2021

La Città Metropolitana ha attivato il percorso per realizzare il Pums, cioè il Piano urbano della mobilità sostenibile dedicato al suo ampio territorio. Si tratta di uno strumento di pianificazione strategica che mira a sviluppare una visione di sistema della mobilità condivisa con i 44 Comuni del territorio e che risponde alle linee guida ministeriali, le quali fissano diciassette macro-obiettivi obbligatori. Questi obiettivi fanno capo a quattro aree: efficacia ed efficienza del sistema di mobilità, sostenibilità energetica ed ambientale, sicurezza della mobilità stradale, sostenibilità socio economica. Il risultato è la realizzazione di un sistema di mobilità che segua i principi dello sviluppo sostenibile. 

In questa prima fase a ciascun Comune è stato inviato un questionario per fare il punto sulle criticità dei singoli territori che riguardano il sistema dei trasporti tra i comuni. Il questionario è online sul sito Pums della Città metropolitana. Una sezione può essere compilata dai cittadini metropolitani per indagare le modifiche che la pandemia ha prodotto negli stili di mobilità e la propensione verso nuove soluzioni di viaggio, l’uso di tecnologie e servizi innovativi. Ecco il link per partecipare

“Siamo chiamati, come amministratori, a garantire un’efficiente organizzazione della mobilità che si svolge tra i centri urbani di grandi, medie e piccole dimensioni del territorio della Città Metropolitana – spiega Luigi Brugnaro -. Il Pums che dovremo costruire si occuperà svolgere un ruolo di coordinamento per garantire infrastrutture e servizi di trasporto del tutto integrati tra loro, che corrispondano alle esigenze degli spostamenti di residenti, non residenti e turisti, nonché del trasporto delle merci. Un lavoro che porterà beneficio a tutto il territorio anche in prospettiva di futuri investimenti”.

Il Pums deve essere in grado di proporre soluzioni efficaci in tutte le fasi dello spostamento di passeggeri e merci, dal punto di inizio del viaggio, per il percorso da seguire, la combinazione di mezzi utilizzabili, per informarsi, prenotare e pagare servizi. Per ciascuna criticità e/o opportunità i singoli Comuni dovranno compilare una scheda. “È necessario un cambio di passo di tutti per consegnare alle nuove generazioni un paese più verde, connesso e vicino alle persone – aggiunge il sindaco -. I cittadini di molti Stati europei stanno già sperimentando i benefici dello sviluppo delle energie rinnovabili e della digitalizzazione: miglioramento della qualità della vita e del benessere sociale, rispetto dell’ambiente, nuovi modelli organizzativi del lavoro e della produzione. Dobbiamo stare al passo. La pandemia, che ha stravolto la mobilità di tutti in questi mesi, influirà anche sulle strategie di pianificazione della mobilità metropolitana. Deve diventare un’opportunità da cogliere”.

Sono otto le sfide per i prossimi dieci anni che dovranno essere integrate nel Pums:

  • Ridurre l'uso di combustibili fossili per la mobilità di persone ed il trasporto delle merci (mobilità elettrica/idrogeno, ricorso a droni per il trasporto merci e nuove forme di mobilità condivisa)
  • Investire in una rete di trasporto pubblico rapido sia su ferro che su gomma in sede fissa o riservata (trasporto Rapido di Massa), sia in ambito urbano che extraurbano.
  • Realizzare “Fasce di ambientazione e mitigazione" su terra e su acqua (sistemazioni del verde complementare alla viabilità ai fini della mitigazione dell'impatto e dell'ambientazione paesaggistica dell'infrastruttura che possano ospitare percorsi ciclopedonali, ippovie, percorsi per barche a remi/vela, ecc.) sulla viabilità extraurbana esistente o di nuova realizzazione, su alcuni canali lagunari.
  • Incentivare il passaggio dall'uso di mezzi propri, alla mobilità come servizio, potendo prenotare e pagare tramite APP l’utilizzo di qualunque combinazione di mezzi di trasporto: treno, bus, car sharing, bike sharing, taxi, ecc.
  • Garantire informazioni in tempo reale sull’offerta di servizi di trasporto pubblico e sul funzionamento della rete stradale e dei parcheggi per le auto e i veicoli merci (infomobilità e gestione delle emergenze).
  • Trasferire e scambiare informazioni e dati anziché spostare le persone (smart working, telemedicina, accesso da remoto ai servizi della Pubblica Amministrazione, ecc.).
  • Aumentare l'accessibilità ai poli strategici, ai servizi metropolitani principali e alle aree più attrattive del nostro territorio (poli produttivi e terziari, turistici, culturali e sportivi).
  • Promuovere l'educazione alla mobilità sostenibile, indirizzata sia alle nuove generazioni che agli anziani con l’obiettivo di agevolarli ad un uso corretto dei nuovi servizi di mobilità. 
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