Nel corso degli anni era riuscito a creare, a casa sua, con certosina pazienza, una fornitissima biblioteca, con migliaia di rari e costosi manuali e volumi scientifici universitari, per un valore di circa 80.000 euro. Solo che per procurarsi i libri, un quarantottenne di Dolo, aveva adottato un sistema singolare e illecito: quello di depredare biblioteche pubbliche e universitarie.
Nel mirino dell'uomo era finita, da qualche tempo, anche quella comunale di Mestre, solo che la sua presenza è stata alla fine notata dagli operatori della struttura. Nella tarda mattinata di lunedì, la responsabile del servizio bibliotecario comunale di Venezia, ha così contattato il Nucleo Operativo della Polizia locale, segnalando che all'interno dei locali della biblioteca Vez, era presente un utente sospettato di avere trafugato dei libri nelle settimane precedenti.
Personale in borghese del Nucleo Operativo si è così appostato all'esterno della struttura, attendendo l'uscita dell'uomo, che è stato poi perquisito: all'interno del suo zaino sono stati rinvenuti tre libri della biblioteca comunale, tutti con barre antitaccheggio asportate.
I volumi sottratti alla Vez dal quarantottenne sono però una ventina: gli altri sono stati trovati all'interno della sua abitazione, con altre migliaia di pubblicazioni, rubate nelle biblioteche universitarie di Venezia, Padova, Udine, Ferrara e in quelle pubbliche di Venezia, Mestre, Spinea, Bassano, Martellago, Mira, Padova, Borgo Valsugana, Mirano, Scorzè, Castel Tesino, Ponte San Nicolò, Mogliano veneto, San Donà di Piave, Portogruaro, Abano Terme, Noale e Vicenza. Sono ancora in corso indagini per accertare l'utilizzo di tale materiale.
L'uomo è stato nel frattempo deferito all'Autorità giudiziaria per i reati di furto pluriaggravato e continuato e di ricettazione.