Operazione “Banchina Molini II”: due arresti per detenzione di oltre un etto di eroina e cocaina

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sequestro di droga
 

Operazione “Banchina Molini II”: due arresti per detenzione di oltre un etto di eroina e cocaina

02/12/2020

La Polizia Locale ha reso noto che, nel pomeriggio di ieri, martedì 1. dicembre, gli agenti del Servizio Sicurezza urbana hanno arrestato due cittadini tunisini per attività di spaccio di eroina e cocaina in una fabbrica abbandonata a Marghera, in via Banchina dei Molini.

Il 2 ottobre scorso gli operatori erano già intervenuti stringendo le manette ai polsi di due cittadini tunisini per il reato di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e avevano sequestrato due chilogrammi circa di eroina.

In seguito, le attività di osservazione da parte della Polizia Locale erano riprese e avevano consentito di notare – sempre tramite l’uso di telecamere mobili collocate sulle strade pubbliche – la ripresa della frequentazione degli stessi luoghi da parte di tossicodipendenti.

In particolare, è stato osservato come i tossicodipendenti non penetrassero più all’interno dell’ex insediamento industriale, ma entrassero in un edificio, posto nelle vicinanze, che una volta era adibito a casa del custode e dal quale è possibile osservare i movimenti in strada.

Dopo un paio d'ore di appostamento, effettuato a distanza con l’uso di teleobiettivi, è scattato il nuovo blitz del Nucleo operativo e cinofilo del Corpo, che ha permesso di cogliere in flagranza di detenzione ai fini di spaccio due cittadini tunisini, M. R. di 38 anni e M. I. di 34, con precedenti di polizia plurimi e specifici. All’interno dell'edificio c’erano anche tre tossicodipendenti giunti per acquistare sostanze.

Infine, anche grazie all'intervento delle unità cinofile "Warus" e "Coco", è stato sequestrato oltre un etto di sostanza stupefacente, tra eroina e cocaina (circa 300 dosi al dettaglio), oltre a bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. I due pusher, stante la gravità del quadro indiziario e del reato loro ascritto, sono stati arrestati e trasferiti nella Casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia.

Venezia, 2 dicembre 2020

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