Come avvenuto negli anni precedenti, il Comune di Venezia ha organizzato ieri una visita ai lavoratori di pubblica utilità che partecipano al progetto Venezia LPU 2019 e impegnati in vari “cantieri” in città.
Il progetto prevede il coinvolgimento di 33 persone (28 per il Comune di Venezia e 5 per Marcon), lavoratori esclusi dal mercato del lavoro, in difficoltà e a rischio di povertà che stanno realizzando un’esperienza di lavoro di pubblica utilità attraverso un contratto a tempo determinato della durata di 520 ore, e un impegno settimanale di 25-30 ore a seconda del luogo di impiego, nonché la partecipazione per ognuno di loro ad azioni di accompagnamento, orientamento lavorativo e interventi di ricerca attiva del lavoro.
I contratti sarebbero dovuti partire a marzo, ma a causa dell’emergenza epidemiologica COVID 19, il progetto è slittato a luglio e per alcuni lavoratori i contratti hanno preso il via a settembre.
Il progetto, che conta su un budget di € 281.385,98, finanziato in buona parte da fondi regionali, è stato curato dal Settore Agenzia per la Coesione sociale della Direzione Coesione sociale e si è realizzato attraverso un partenariato che ha visto partecipare la cooperativa Co.Ge.S e le Cooperative sociali Libertà, Sarha e Non Solo Verde del Consorzio Cooperative Sociali Zorzetto, oltre che, come partner di rete, il Comune di Marcon.
Le cooperative Libertà, Non Solo Verde e Sarha hanno assunto i lavoratori e in veste di datori di lavoro li stanno seguendo nello svolgimento dei compiti assegnati mentre la Cooperativa Co.Ge.S, Agenzia accreditata per i servizi al lavoro, garantisce loro le azioni di accompagnamento, orientamento e alla fine del contratto, li accompagnerà nella ricerca attiva di lavoro.
Nel Comune di Venezia i lavoratori sono stati impiegati all’Istituzione Bosco e Grandi Parchi, alla Fondazione Forte Marghera e in Veritas e nei seguenti Servizi: VEZ Rete Biblioteche, Musei EBA, Centrale Unica Appaltante per beni e servizi, Imposte Locali e Riscossioni, PIM - Pronto Intervento Sociale, Inclusione e Mediazione, per un totale di 8 ambiti.
Al Parco di San Giuliano e al Forte i lavoratori svolgono attività di giardinaggio ed eseguono piccole manutenzioni di verde. I lavoratori impiegati in Veritas, lavorano di pomeriggio, e presidiano alcune zone del centro di Mestre, con interventi di pulizia, per mantenere il decoro in aree centrali e molto fruite.
Gli addetti che operano per la Biblioteca Vez, per il Servizio Musei EBA, il Servizio Imposte Locali e Riscossioni e il Servizio Centrale Unica appaltante per acquisti di beni e servizi, svolgono un’attività di riordino, di inventariazione e catalogazione e alcuni di loro operano quotidianamente presso l’Archivio Pertini.
Un’esperienza di pubblica utilità si sta svolgendo inoltre nella Direzione Coesione Sociale dove una lavoratrice che in passato aveva già maturato esperienze nell’insegnamento, sta collaborando con il personale del Servizio PIM anche nell’affiancamento dei ragazzi stranieri nelle attività scolastiche.
I contratti di lavoro si concluderanno tra novembre e dicembre 2020.
Saranno invece avviati a settembre altri due progetti nell’ambito della promozione dell’occupabilità sociale: il progetto Venezia LIS 2019, finanziato dalla Regione Veneto, e finalizzato all’attività amministrativa degli Uffici Giudiziari, con l’inserimento di 30 lavoratori per 6 mesi con un impegno massimo di 30 ore settimanali e il progetto MOS – Misure per l’Occupabilità Sociale, destinato ad almeno 240 persone, con l’attivazione di percorsi individuali di accompagnamento, orientamento e ricerca attiva del lavoro.