Il saluto dell'assessore D'Este al convegno “Il potere delle parola contro la 'ndrangheta'”

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un momento del convegno
 

Il saluto dell'assessore D'Este al convegno “Il potere delle parola contro la 'ndrangheta'”

03/12/2018

    Ha avuto due distinti momenti, entrambi molto partecipati, questa mattina, a Mestre, il convegno “Il potere delle parole contro la 'ndrangheta”, promosso dalla Fps (Federazione Polizia di Stato) di Venezia e dalla  Fervicredo (Feriti e Vittime della Criminalità e del Dovere), a cui ha preso parte, in rappresentanza della città, l'assessore comunale alla Sicurezza urbana, Giorgio d'Este.

    Sia in quello svoltosi al Liceo scientifico “Bruno” che in quello successivo, al Liceo classico “Franchetti”, Marisa Manzini, procuratore aggiunto della Procura di Cosenza, autrice del libro “Fai silenzio che parrasti assai”, ha spiegato agli studenti e ai loro docenti che cosa sia stato ieri, e che cosa sia oggi, nelle sue varie implicazioni ed infiltrazioni, il potere mafioso.

    “Il 'silenzio' che viene citato già nel titolo di questo libro – ha sottolineato nel suo intervento di saluto l'assessore D'Este - è il primo muro che si deve abbattere se si vogliono davvero sconfiggere le mafie. Mafie che oggi sparano e uccidono magari meno di un tempo, ma sono presenti sempre più nel tessuto vitale della nostra società, come ad esempio in quello economico, controllando aziende in tutto il territorio nazionale. E' quindi necessario saperle anzitutto riconoscere, e appuntamenti come questo, che da sempre vengono sostenuti attivamente anche dal nostro Comune,  servono proprio a ciò.

    Anche qui in Veneto la mafia esiste ed opera attivamente. E' importante inoltre che i beni che sono stati ad essa sequestrati vengano utilizzati per scopi sociali, a favore del territorio e dei cittadini: devono diventare per tutti simbolo di riscatto e rinascita.”

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