Il consigliere Crovato alla presentazione del questionario de “La voce di Murano” sulla qualità della vita percepita nell'isola

    A Murano si vive nel complesso bene, anche se non mancano elementi di criticità, legati ai flussi turistici molto intensi e disordinati, alla mancanza di servizi, soprattutto rivolti alla famiglia, all'assistenza medica, alla carenza di case in affitto.

    Sono i dati che emergono dal questionario che “La voce di Murano” ha distribuito nei mesi di settembre e ottobre ai residenti e ai lavoratori dell'isola, presentati questo pomeriggio in un incontro, tenutosi al teatro “Toffolo”, a cui hanno preso parte, tra gli altri, il consigliere comunale Maurizio Crovato, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, e Dario Bertocchi, assegnista di ricerca del Dipartimento di Economia dell'Università Ca' Foscari.

    “Sono sondaggi – ha sottolineato nel suo intervento di saluto Crovato – davvero utili, che permettono anche all'Amministrazione comunale di conoscere come i cittadini vivono, e quali sono le problematiche più sentite. E fa piacere sapere che i muranesi sono contenti di vivere nella loro isola, pur lamentandone lo spopolamento e gli effetti negativi portati dal turismo.”

    Il questionario, dal titolo “Vivere e lavorare a Murano, cosa ne pensi?”, è stato distribuito a 578 persone, tutte residenti nell'isola, di una fascia d'età che va dai 18 anni in su, a cui sono state rivolte domande di vario genere: dalla qualità dei trasporti e dei servizi pubblici per le famiglie all'ambiente, dalla manutenzione e pulizia dell'isola alla disponibilità di case (sia in vendita che in affitto), dall'intrattenimento all'efficienza delle scuole presenti.

    Ne è emerso un quadro abbastanza completo sulla qualità della vita percepita, peraltro abbastanza articolato, in relazione alle fasce d'età degli intervistati, che hanno individuato priorità e problematiche diverse.

    “Non sarà – ha ricordato Caterina Toso, direttore de “La Voce di Murano” - un'inchiesta fine a se stessa: il questionario è solo il primo passo per identificare quali sono i problemi percepiti, per poi passare ad un livello successivo: capire come poterli affrontare e risolvere.”