La terza edizione di Mesthriller, il festival sul giallo, noir e thriller più lungo d’Italia, nato da un’idea di Cristina Cama, e cresciuto grazie al fondamentale contributo organizzativo a Mestre del Settore Cultura del Comune di Venezia e della libreria Ubik e, a Spinea, della Biblioteca e del Comune, porta in terraferma una delle penne più promettenti del panorama italiano.
Mercoledì 7 novembre, alle 18, gli appassionati del genere potranno prendere un aperitivo con MIRKO ZILAHY al bistrot Oltre il giardino di Via Torre Belfredo a Mestre. Nato a Roma nel 1974, laureato in Lingue e Letterature Straniere con un dottorato al Trinity College di Dublino, Zilahy ha pubblicato saggi su autori irlandesi e interventi su scrittori italiani contemporanei. Nel 2014 ha tradotto in italiano il best seller Il Cardellino di Donna Tartt e i suoi romanzi sono stati pubblicati in Germania, Spagna, Olanda, Franca, Repubblica Ceca, Turchia e Grecia. A Mesthriller presenta Così crudele è la fine (Longanesi): scritto con maestria, carico di tensione narrativa e letteraria, forte dell’ambientazione in una Roma inesplorata, il libro è un’entusiasmante e vorticosa sfida al lettore, che accelera senza sosta fino al finale indimenticabile. Il maestro del thriller Donato Carrisi ha commentato così: “Zilahy fa brillare Roma di una luce nera, bellissima”. Il compito di presentare lo scrittore a Marco Chiesa di Piegosilibri.it, aiutato dai reading di Stefania Brescia di Voci di Carta. Tra una chiacchiera e una lettura, la degustazione di vini da agricoltura biologica offerti dalla cantina Savian di Lison di Pramaggiore.
Sabato 10 Mesthriller ricorda l’indiscusso maestro del noir italiano, Giorgio Scerbanenco, con le memorie della figlia Cecilia. L’atteso appuntamento è alle 18, presso la libreria Ubik di via Poerio a Mestre, dove il Prof. Felice Galatioto intervisterà CECILIA SCERBANENCO sul libro Il fabbricante di storie. Vita di Giorgio Scerbanenco (La nave di Teseo). In questo libro, Cecilia ricostruisce per la prima volta la vita di Giorgio Scerbanenco, attingendo a un’ampia mole di documenti tratti dall’archivio di famiglia. La vita dello scrittore raccontata dalla sua penna ha il ritmo della scrittura del padre: instancabile, multiforme, tagliente nell’indagare le sottigliezze dell’animo umano, illuminata dall’ironia. Dalle collaborazioni con i giornali e i periodici negli anni ’30 al successo, negli anni ’60, con la serie di romanzi con protagonista Duca Lamberti, Cecilia fa rivivere le molteplici scritture di Giorgio Scerbanenco – dal rosa al giallo, dalla radio al cinema – regalando al lettore un’inedita dimensione privata, piena di sorprese e inquietudini come la trama di uno dei suoi romanzi.
Info e programma completo su: mesthriller.it
