Domani al via a Forte Marghera, con Sergio Barizza, il ciclo di incontri “Mestre in guerra: gli scrittori raccontano”

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Domani al via a Forte Marghera, con Sergio Barizza, il ciclo di incontri “Mestre in guerra: gli scrittori raccontano”

13/09/2018

    Prende il via domani sera, alle ore 21, nell'Auditorium del Centro Studi di Forte Marghera, “Mestre in guerra: gli scrittori raccontano”, un ciclo di conferenze promosso dal Comune di Venezia, in collaborazione con la Fondazione Forte Marghera, per ricordare il centenario della Vittoria.

    Il primo appuntamento è con Sergio Barizza, che dialogherà con il presidente del Centro Studi storici di Mestre, Roberto Stevanato, sul tema “Mestre che si prepara – Un paese che vuole diventare città”.        

    L'iniziativa vuole essere una sorta di romanzo in quattro puntate, affidato agli scrittori che si sono occupati dell'argomento, per conoscere come Mestre e la Terraferma hanno vissuto la Prima guerra mondiale: un racconto che non mancherà di appassionare, e anche stupire, il pubblico.

    Le vicende di Mestre nel corso della Grande guerra sono state infatti sinora studiate solo in maniera parziale dagli storici, e su di esse esiste una bibliografia molto limitata, anche se la città ha vissuto un ruolo da protagonista durante tutto l'arco del conflitto.

    I successivi tre incontri sono fissati per venerdì 21 settembre (sul tema “Mestre che combatte”, affidato a Stefano Sorteni, che spiegherà come, con lo scoppiare delle ostilità, cambia la città, che diventa un grande ospedale, nonché le iniziative che vengono promosse per sostenere i soldati, i rapporti tra loro e le rispettive famiglie); martedì 25 settembre (“Mestre che resiste”, con Daniele Ceschin che parlerà di che cosa succede a Mestre dopo Caporetto con la città che diventa da “immediata retrovia”,  “seconda linea del fronte” e con tanti mestrini che se ne vanno); venerdì 5 ottobre (“Mestre che vince” in cui Umberto Zane si occuperà di che cosa succede in città negli ultimi mesi di guerra, raccontando anche le vicende di un mestrino, Francesco Calmasini, alpino al fronte, che riesce a descrivere lucidamente, nel suo diario, quanto avviene al fronte).

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