A Venezia il Coordinamento dei sindaci metropolitani

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Sindaci metropolitani
 

A Venezia il Coordinamento dei sindaci metropolitani

01/02/2018

È un messaggio di forte unità quello che arriva da Venezia, dove questa mattina si è svolta, nella sede comunale di Ca' Farsetti, la riunione di coordinamento Anci dei sindaci metropolitani. Unità tra i sindaci, al di là dei differenti colori politici, per garantire agli abitanti delle 14 Città metropolitane del nostro Paese una migliore qualità della vita, e allo stesso tempo forte determinazione nel chiedere un reale riconoscimento del ruolo assegnato dalla legge alle Città metropolitane e una maggiore autonomia nella gestione degli ambiti che più da vicino riguardano le difficoltà quotidiane dei cittadini, legate in particolare al trasporto pubblico locale, alla sicurezza urbana, allo sviluppo sostenibile, all'ambiente. Ad accogliere i primi cittadini delle Città metropolitane è stato il sindaco di Venezia e della Città Metropolitana di Venezia, Luigi Brugnaro. All'incontro sono intervenuti il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, Dario Nardella, coordinatore dei sindaci metropolitani e sindaco di Firenze, insieme a tanti altri colleghi tra i quali i sindaci di Catania, Enzo Bianco, di Cagliari, Massimo Zedda, di Bologna, Virginio Merola, di Messina, Renato Accorinti, di Napoli, Luigi de Magistris, di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il vicesindaco della Città metropolitana di Milano, Arianna Censi e il vicesindaco della Città metropolitana di Torino, Marco Marocco.

“Le Città metropolitane – ha esordito Decaro nella conferenza stampa svoltasi dopo l'incontro di Coordinamento – sono luoghi in cui si concentrano le maggiori opportunità e allo stesso tempo le maggiori criticità”. Nel territorio delle aree metropolitane - ha spiegato Decaro - vivono 22 milioni di abitanti. Qui si concentrano i centri di ricerca e di logistica, la sede dei mercati finanziari e  crescono le imprese multinazionali (il 56% del totale del Paese), le start up (48%), gli studenti universitari (63%).

Tra le maggiori criticità segnalate l'emergenza smog, rispetto alla quale le Città metropolitane stanno predisponendo un Piano di disinquinamento, o quelle legate ai temi della sicurezza urbana o della regolazione dei flussi migratori. “Difficoltà  – ha proseguito Decaro – che i sindaci sono stati chiamati a gestire pur non avendo specifiche responsabilità o competenze in merito, la cui gestione richiede una forte sinergia tra Città metropolitane, Regioni, Stato e Istituzioni europee”.

Sul ruolo delle Città metropolitane come acceleratori della crescita economica del Paese è tornato anche il coordinatore dei sindaci metropolitani e sindaco di Firenze Dario Nardella: “I sindaci – sono più uniti che mai. Ne è un esempio il supporto corale che ha ricevuto la candidatura della Città metropolitana di Milano ad ospitare la sede europea dell'Ema, l'Agenzia mondiale del farmaco. Vogliamo ribadire con forza quanto possiamo fare per il sistema Paese e proseguire il lavoro  intrapreso tre anni fa anche con il nuovo Governo, qualunque sarà. La ripresa dell'Italia sarà tanto più forte, sostenibile e veloce tanto più le Città metropolitane saranno coinvolte come parte attiva e non come destinatarie di decisioni prese da altri”. Sul rapporto con le Regioni Nardella ha aggiunto: “Il rapporto diretto con lo Stato è fondamentale, la mediazione con le Regioni spesso non aiuta. Le Città metropolitane sono il motore delle Regioni, la porta d'ingresso per competitività e qualità della vita. Non possiamo prescindere da alcune autonomie”.

“Accogliervi – ha concluso il sindaco Brugnaro – è stato un onore per Venezia. Credo che noi qui oggi rappresentiamo quanto di meglio l'Italia può offrire in termini di competitività e di crescita. Oggi abbiamo parlato insieme di temi importanti, lavoro, cultura, sicurezza, e abbiamo ribadito l'importanza del ruolo delle Città metropolitane. I dati lo confermano: è nei sistemi metropolitani che avviene la maggiore crescita economica. Mi piace sottolineare il clima di amicizia che si viene a creare quando le persone si parlano e che, mi auguro, rimarrà anche in futuro, dopo le elezioni. Dobbiamo pensare al bene dei cittadini e al futuro dei nostri giovani”.

Venezia, 1 febbraio 2018

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