Convalidato il sequestro di un autocarro utilizzato per il trasporto non autorizzato di rifiuti

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Furgone Polizia
 

Convalidato il sequestro di un autocarro utilizzato per il trasporto non autorizzato di rifiuti

23/11/2017

 

E' stato convalidato questa mattina dal sostituto procuratore Alessia Tavernesi il sequestro compiuto dalla Polizia locale di un autocarro utilizzato per il trasporto non autorizzato di rifiuti, che venivano abbandonati nell’area ecologica di Veritas presso il mercato di via Fapanni.

Nelle prime ore della mattina di lunedì 21 novembre, nel corso di uno dei quotidiani servizi notturni volti al presidio del territorio, una pattuglia del “Reparto Motorizzato” della Polizia locale aveva notato un autocarro frigorifero in transito lungo le vie centrali di Mestre che poco dopo si fermava in via Lazzari nei pressi del compattatore di rifiuti installato nella piazzola ecologica di Veritas. Il conducente del mezzo stava frettolosamente scaricando una decina di sacchi grigi pieni di rifiuti accatastandoli alla rinfusa al suolo, accanto al container metallico al cui interno aveva già gettato alcune cassette di polistirolo per l’imballaggio di prodotti ittici.

Gli agenti, intervenuti sul posto, hanno notato ulteriori rifiuti all’interno della cella frigorifera, e scoperto che l’impresa proprietaria del veicolo, una nota società veneziana di commercio all’ingrosso di prodotti ittici, non risultava iscritta all’Albo nazionale gestori ambientali così come prescritto anche nei confronti delle ditte che trasportano i propri rifiuti speciali dal D. L.vo 152/2006.

Dall'esame dei rifiuti abbandonati, costituiti anche da una rilevante quantità di sottoprodotti di origine animale come pesci, molluschi e crostacei crudi, gli agenti hanno inoltre scoperto che provenivano da un’unità locale dell'impresa insediata al di fuori del territorio metropolitano e dedicata sia alla vendita al minuto di prodotti ittici sia a quella di gastronomia. L'impresa è risultata completamente sconosciuta a Veritas con cui non ha mai stipulato alcun contratto ed a cui non ha mai provveduto a versare la relativa tariffa.

Al trasgressore è stata dunque anche contestata la violazione alle prescrizioni in materia di trasporto e smaltimento di sottoprodotti di origine animale la cui sanzione amministrativa ammonta rispettivamente a 3.000 euro per il trasporto ed a 3.000 euro per l’eliminazione difformi.

“I sottoprodotti di origine animale – spiega la Polizia locale - devono infatti non solo essere esclusivamente trasportati su mezzi con autorizzazione dell’Autorità Sanitaria locale, di cui l’autocarro era sprovvisto, ma conferiti solamente in smaltitori altrettanto provvisti della specifica autorizzazione di cui però Veritas non è titolare. L'episodio oltre ad essere fraudolento sotto l’aspetto dell’evasione tariffaria, sarebbe stato ulteriormente lesivo per Veritas chiamata a proprie spese alla rimozione di rifiuti dannosi delle condizioni igienico-sanitarie dell’area ecologica frequentata durante il giorno dai numerosi operatori del mercato”.

 

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