Al Teatro Toniolo martedì 7 dicembre alle ore 19.30 va in scena il concerto di Filippo Gorini, giovanissimo pianista appena ventiseienne che sta conquistando fama internazionale con la sua originalità e curiosità musicale. Il concerto si inserisce nel programma di "È sempre una bella stagione", XXXVI Stagione di musica da camera e sinfonica di Mestre 2021/2022, organizzata dal Comune di Venezia in collaborazione con l’associazione Amici della Musica di Mestre.
Filippo Gorini debutterà al Teatro Toniolo, presentato con queste parole dal direttore artistico Mario Brunello: "Il futuro è affidato ai giovani musicisti. Potrebbe essere questo il filo rosso che unisce i concerti della nuova Stagione di musica da camera e sinfonica di Mestre del Teatro Toniolo".
Ecco quindi un altro giovane talento: vincitore, nel 2015, del Concorso Telekom-Beethoven di Bonn e destinatario, nel 2020, del Borletti Buitoni Trust Award, Filippo Gorini si è aggiudicato vari altri premi e riconoscimenti internazionali. Ha debuttato con consenso di pubblico e critica alla Elbphilharmonie di Amburgo, Herkulessaal di Monaco, Tonhalle di Zurigo, Konzerthaus di Berlino, Beethovenfest di Bonn, Fondation Louis Vuitton di Parigi, negli Stati Uniti (Seattle e Portland) e in Canada (Vancouver). Il programma musicale ideato per questo concerto incomincerà con un omaggio ad Igor Stravinsky, per il 50esimo anniversario della morte, la cui tomba si trova nel cimitero di San Michele a Venezia.
"La Serenata in la", suddivisa in quattro tempi - Inno, Romanza, Rondoletto, Cadenza finale - è considerata uno dei migliori risultati della musica per pianoforte raggiunti da Stravinsky nella fase neoclassica. Per alcuni critici e musicisti, tra cui Alfredo Casella, questa composizione va ritenuta il capolavoro pianistico del creatore de "La sagra della primavera". Le successive due composizioni in programma, "7 Fantasie op. 116" di Johannes Brahms e la "Sonata in sol maggiore D 894 Fantasia" di Franz Schubert, fanno parte del cuore del repertorio di Filippo Gorini ed entrambe sono delle Fantasie. Con le "7 Fantasie op. 116", composte fra il 1891 e il 1892, si apre l'ultimo capitolo dell'intera produzione pianistica brahmsiana. Le opere 116-119 sono ritenute il testamento spirituale del compositore. La "Sonata in sol maggiore D 894 Fantasia" di Franz Schubert è uno dei brani che Filippo Gorini ama di più.
Il giovane pianista è un interprete schubertiano molto apprezzato, queste le sue parole in merito alle opere pianistiche di Schubert: "Quando suono le opere di Schubert ho sempre la sensazione di trovarmi su un crinale tra questo mondo e quello successivo, dove è un attimo fare un passo ed essere immersi in un mistero insondabile. Dietro un’apparente classicità, dietro grande bellezza e dolcezza, c’è sempre la percezione di questo ignoto. Si usa l’espressione “lacrima con il sorriso” quando si riferisce alle sue opere, perché in lui convive sempre il binomio tra la dolcezza e il mistero. Dopo il periodo che abbiamo vissuto, questa è la musica che riesce a raggiunger l’anima delle persone a un livello molto profondo".
Biglietti: platea interi € 25,00, ridotti € 20,00; galleria interi € 20,00, ridotti € 15,00
Biglietteria del Teatro Toniolo orario: 15.00 – 19.00 (escluso il lunedì).
informazioni, www.culturavenezia.it/toniolo