Campiello del Pestrin

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Campiello del Pestrin
 

Campiello del Pestrin

11/05/2021

E’ situato nel sestiere di Cannaregio nei pressi delle Fondamenta Nove. E’ un campiello che si apre tra due tratti di calle del Fumo - toponimo dovuto alla probabile presenza di una fabbrica di nerofumo (polvere sottile e grassa ottenuta incenerendo sostanze organiche per produrre inchiostro da stampa, carta carbone, sostanze gommose).

Al centro del campiello del Pestrin c’è un pozzo in pietra d’Istria, coperto da una lastra di metallo e sormontato da una cornice quadrata, sul quale sono scolpiti, a bassorilievo, due scudi e due anfore.

Particolare per la sua forma a coppa, è il vicino pozzo (1712), in campiello del Galeto, sempre coperto da una lastra metallica, sul quale ci sono bassorilievi rappresentanti stemmi e un’iscrizione. Si intravvede anche la sagoma di un leone che probabilmente è stato “scalpellato”, come tanti altri in tutto il territorio dell’ex Repubblica di Venezia, durante il dominio francese.

Ai tempi della Serenissima i Pestrineri erano gli artigiani che lavoravano e vendevano il latte ed i suoi derivati. Nella seconda metà del ‘700 c’erano 29 botteghe e 9 posti chiusi di pestrineri; attualmente il toponimo è presente anche a Castello, vicino a Santa Maria Formosa, con la calle e la corte del Pestrin e Palazzo Morosini “del Pestrin”, costruito nel XVII secolo, ma anche vicino alla Bragora, e a San Marco, nei pressi di Santo Stefano, dove la calle e il ponte del Pestrin presero il nome da una bottega di latte e formaggi con annessa una stalla.

Gli artigiani del settore facevano parte di una delle "Schole picole de Arti e Mistieri" dedicata all’"Arte dei Pestrineri": la Scuola dei Santi Giuseppe e Mattio, la cui Mariegola è conservata a Venezia in Archivio di Stato.

La sede della scuola era nella chiesa di San Mattio, nel sestiere di San Polo, della quale rimane ricordo nella toponomastica (calle San Mattio), vicino alla Ruga Rialto.

 

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