San Lazzaro degli Armeni

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Monastero san lazzaro armeni
 

San Lazzaro degli Armeni

18/01/2019

San Lazzaro degli Armeni è una piccola isola nella laguna veneziana, ad ovest del Lido a due chilometri da Venezia.

L'isola fu dapprima abitata dai Monaci Benedettini e a partire dal XII secolo, essendo nella posizione ideale per lo stazionamento in quarantena, in quanto comoda da raggiungere e nello stesso tempo distante dal centro storico, fu destinata a lebbrosario (lazzaretto), gestito da diverse congregazioni religiose; prese quindi il nome da San Lazzaro mendicante, patrono dei lebbrosi.

Il complesso venne abbandonato nel XVI secolo, ma nel 1717 il Senato della Serenissima permise all'Abate Mechita di Sebaste, fondatore della comunità mekhitarista a Istanbul, di stabilirsi sull'isola con un gruppo di monaci armeni che erano fuggiti dalla persecuzione turca ad Istanbul. Mekhitar ed i suoi diciassette monaci iniziarono in quel periodo il restauro dell'antica chiesa che versava in stato di abbandono, fondarono un monastero e ingrandirono di quattro volte l'isola fino alla attuale grandezza di 3 ettari. Poco a poco l'Abate fece costruire il chiostro e i locali per la Pinacoteca e la Biblioteca, che vanta cinquantamila volumi e manoscritti armeni.

Dopo la morte di Mechitar (1749), fu costruita l’ala con la nuova sede della prestigiosa tipografia, che nel corso del XIX secolo pubblicò opere in trentasei lingue e dieci alfabeti diversi oltre alla stampa di opere scientifiche, letterarie e religiose che venivano tradotte in armeno da diversi idiomi. L'istituzione dei Padri Armeni Mechitaristi, si arricchì con lasciti di facoltosi armeni.

Il monastero sfuggì alle soppressioni napoleoniche in quanto Napoleone considerò la Congregazione dei Padri Armeni un'accademia letteraria.

All'interno del convento si trovano oltre alla stamperia di fine '700, una pinacoteca, un museo con oltre 4.000 manoscritti armeni e molti manufatti arabi, indiani ed egiziani, raccolti dai monaci o ricevuti come regali e la mummia egizia del sacerdote Nemen Khet Amen avvolta in un telo di perline originale. Nella biblioteca si possono ammirare molte opere d'arte di Palma il Giovane, Sebastiano Ricci, Jacopo da Bassano, Alessandro Varotari detto il Padovanino, Gian Battista Tiepolo.

Come raggiungere l'isola:

L'Isola è raggiungibile con il trasporto pubblico (ACTV): la linea 20 a S.Zaccaria.

Per visitare l'isola è necessaria la prenotazione contattando telefonicamente il Monastero (+39) 0415260104 o scrivendo a visite@mechitar.org
Ingresso con offerta minima 10€ a persona.

Contatti:

Monastero Mekhitarista
Isola di San Lazzaro degli Armeni
30126  Venezia
T.: +39 041 526 0104

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