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Fondazione Musei Civici di Venezia annuncia il programma delle attività 2025, tra novità e grandi conferme: prima tra tutti, il significativo cambio di passo che ha visto MUVE sempre più impegnata, unitamente alla realizzazione di progetti scientifici per la valorizzazione delle collezioni e delle sedi, come istituzione in continua evoluzione, anche “oltre” i musei. Un attore primario negli investimenti strutturali con risorse proprie per il restauro e la promozione del proprio patrimonio, un caso unico in Italia.
Una rete di straordinaria importanza che racconta la storia di Venezia, il suo ruolo centrale nella cultura europea e il suo legame con il mondo. Una attività che si basa su ricerca, tutela e divulgazione, offrendo ai visitatori esperienze che spaziano dall’arte alla storia, dall’archeologia alle tradizioni veneziane. Con un rinnovato impegno verso l’innovazione e l’accessibilità, i Musei Civici di Venezia si propongono, una volta di più. come custodi della memoria collettiva e motori di cultura per le generazioni presenti e future.
Per illustrare le sue proposte 2025 MUVE ha realizzato, come di consueto, una pubblicazione consultabile on line sul sito di Fondazione: www.visitmuve.it/it/programma-2025/
“La Fondazione Musei Civici non risponde solo al suo ruolo fondamentale di custodia e valorizzazione di beni preziosi e patrimonio di tutti da secoli, ma nel corso degli anni è diventata driver di una produzione culturale cittadina diffusa, con progetti trasversali che includono le collezioni permanenti nella contemporaneità dei tempi, promuovendo l'arte di oggi fatta dai giovani del nostro territorio e del nostro paese” ha dichiarato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro che ha poi continuato. “La Fondazione si pone come motore di un sistema inclusivo che ha al centro l’arte in tutte le sue forme, dando uno stimolo costante alla città, attraverso numerosi investimenti. Apriamo le porte dei nostri musei ai visitatori con orario prolungato e con giornate ad ingresso gratuito dedicate ai visitatori della nostra grande città, oltre che con servizi dedicati, come il dogsitting che nell'ultimo anno è stato scelto da oltre 900 visitatori. Un servizio reso possibile dai tutti lavoratori che non smetterò mai di ringraziare per il lavoro che quotidianamente offrono a chi sceglie di ammirare le nostre meravigliose sale -a piegato il sindaco- Una Fondazione attenta ai suoi ospiti ma anche in continuo movimento e capace di aprirsi alle nuove richieste: l'Emeroteca dell’Arte a Mestre con i suoi atelier d’artista e le sale lettura ne è un esempio. Come è stata capace di essere un partner d’eccezione per il concorso “Artefici del nostro tempo” dedicati ai nostri giovani e come è riuscita portare all’interno del Salone Nautico l'arte del museo attraverso la storia culturale delle nostre tradizioni ma anche dell'intuizione dei nostri ragazzi”.
Mariacristina Gribaudi, Presidente Fondazione Musei Civici di Venezia ha posto l'attenzione sul ruolo che la Fondazione ha: “Fondazione Musei Civici di Venezia è l’istituzione che custodisce e valorizza il più rilevante patrimonio storico, artistico e culturale della città di Venezia. Una responsabilità e un impegno di inestimabile valore che con visione ha intrapreso, già da alcuni anni, un cambio di passo decisivo. Un percorso che parte dalla sua missione primaria di tutela, conservazione e promozione, ma che si configura anche per una nuova funzione di impresa culturale e creativa: MUVE è diventata una realtà capace di valorizzare le produzioni d’eccellenza, le bellezze storico artistiche, le radici culturali nazionali, del territorio e della città di Venezia, finalizzati alla crescita di ogni individuo ma anche allo sviluppo sociale ed economico. In termini concreti, è capace di sostenersi autonomamente, di attrarre risorse terze da privati, di generare un valore economico aggiunto per il territorio, di reinvestire risorse proprie in interventi infrastrutturali di grande impatto in città, tanto nel centro storico e nelle isole quanto a Mestre e in terraferma. Un esempio virtuoso, unico nel nostro Paese di cui poter essere orgogliosi”.
Mostre, interventi di valorizzazione su sedi e collezioni: il 2025 di MUVE Un nuovo anno di progetti espositivi già avviato; a partire da Casa di Carlo Goldoni con il progetto di valorizzazione dedicato a Il Fondo Vendramin (fino al 25 gennaio 2026) una tappa fondamentale per raccontare la storia del teatro a Venezia, e non solo, il legame della famiglia con Carlo Goldoni nel periodo di nascita delle più celebri commedie.
Il 2025 è l’occasione per celebrare i 300 anni dalla nascita di Casanova tra storia, moda e cinema per raccontare la straordinaria vicenda di un carismatico personaggio, emblema di un’epoca, intellettuale, scrittore, poeta, diplomatico e spia. Una vicenda storica che vive in due mostre al Museo di Palazzo Mocenigo - Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo con le mostre dedicate a Il rinnovamento dell’immagine maschile al tempo di Casanova (dal 7 marzo al 27 luglio 2025) e Casanova 1725-2025: l’eredità di un mito tra storia e cinema (dal 29 agosto al 02 novembre 2025) e nei luoghi di Venezia, primo fra tutti Palazzo Ducale, teatro della celebre fuga dai Piombi, fino alle immagini e alle suggestioni del Settecento racchiuse nel museo dedicato: Ca’ Rezzonico, tra gli spaccati di vita aristocratica del Longhi, la pittura di costume di Guardi, testimoni diretti e cronisti dell’atmosfera del Settecento, la maschera, la coppia di amanti, la vita spensierata, l’avventura galante.
La stagione espositiva al Museo di Palazzo Mocenigo chiude con uno sguardo a Oriente e un approfondimento su il Kimono maschile (dal 5 dicembre al 5 aprile 2026) in una mostra in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Venezia per ripercorrere il fenomeno del Giapponismo tra fine Ottocento e Novecento.
Il patrimonio di Ca’ Rezzonico torna, inoltre, a raccontarsi attraverso il Gabinetto dei disegni e delle stampe con una profonda testimonianza per l’arte e la cultura neoclassica in Italia: la mostra dedicata all’Album Cicognara (dal 26 settembre 2025 al 12 gennaio 2026), un liber amicorum riunito da Leopoldo Cicognara. Con disegni di Appiani, Bossi, il giovane Hayez, autori francesi e i disegni dell’amico di una vita: Antonio Canova. Incursioni nella grande Storia dell’Arte e il ruolo della cultura artistica come ambasciatore, con l’ultima, grande esposizione nelle sale a Palazzo Ducale, nelle sale dell’Appartamento del Doge: L'oro dipinto. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia (dal 30 aprile al 29 settembre) dedicata alla stagione pittorica fiorita nell’isola Creta nel periodo di conquista veneziana.
Il Museo Correr ospiterà la dedica all’eccezionale capacità di Scarpa di coniugare forma e funzione, con la sua inconfondibile cifra stilistica, in realizzazioni di alto impegno artigianale ne Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960. Prende inoltre il via la prima iniziativa dedicata ai Dialoghi canoviani con Karen LaMonte. Nocturnes (dal 23 ottobre al febbraio 2026) e alla riflessione dell’artista sul patrimonio classico e neoclassicismo canoviano in un percorso tra visioni notturne a tinte blu. Spazio all’indagine sulla storia dell’Arte Moderna a Ca’ Pesaro dove tornerà esposto, nuovamente riunito, il Poema della vita umana di Giulio Aristide Sartorio (dal 16 maggio al 28 settembre), grande ciclo decorativo realizzato per il Salone centrale dell’Esposizione Internazionale d’Arte del 1907.
Un dialogo continuo con autori contemporanei, Raoul Schultz. Opere 1953-1970 (dal 22 marzo all’8 giugno) e Antonello Viola. L’oro della laguna (dal 20 giugno al 28 settembre). La stagione autunnale apre con la grande dedica a Gastone Novelli (1925-1968) dal 25 ottobre – 22 febbraio 2026 per proseguire con Terry Atkinson. Arte e linguaggio (dal 14 novembre al 22 febbraio 2026).
A Mestre, al Centro Culturale Candiani un ultimo affondo sui maestri delle Avanguardie, Munch. L’urlo espressionista nel Novecento (dal 29 settembre 2024 a marzo 2025) in attesa di vedere la realizzazione dei nuovi spazi dedicati a esposizioni temporanee e destinati ad ospitare la collezione permanente.
Tornano le mostre collettive per l’ottava edizione del Premio Mestre di Pittura (dal 13 settembre al 26 ottobre) e a Forte Marghera con Artefici del nostro tempo 2025 (dal 7 giugno al 31 dicembre). Dialoghi, interazioni, confronti in scena al Museo Fortuny che celebra il 50° anniversario dalla sua nascita come istituzione (1975-2025) a seguito del lungimirante lascito al Comune di Venezia da parte di Henriette Nigrin (1877-1965), vedova del geniale Mariano Fortuny e di cui nel 2025 ricorrono i 60 anni dalla morte.
Attorno ai Fortuny si svolgerà un ricco programma di racconto e restituzione delle vicende biografiche e artistiche dei protagonisti di un'epoca, con un momento celebrativo ufficiale il 10 giugno 2025, non senza importanti incursioni nell'età contemporanea, a testimoniare quanto sia ancora vivo il messaggio di Mariano, di Henriette e di quanti li hanno accompagnati nel loro viaggio creativo ed imprenditoriale.
Tra le proposte espositive: Sergio Monari. Sincronie (dal 26 febbraio al 5 maggio), il compendio di opere dell’artista Alberto Rodríguez Serrano. Ars Gratia Artis Venezia (dal 14 maggio al 5 ottobre) e un grande, “duplice” ritorno: quello alla fotografia al Museo e dell’autore veneziano Antonio Beato. Ritorno a Venezia. Fotografie tra viaggio, architettura e paesaggio (dal 15 ottobre al 15 marzo 2026). Beato, per quasi quarant’anni, realizzò una serie di immagini dei templi e dei siti archeologici dell’Egitto, della sofisticata architettura della Cittadella del Cairo, della dinamica complessità degli edifici dei Mamelucchi e dei paesaggi circostanti.
Il Museo di Storia Naturale “Giancarlo Ligabue” presenta al pubblico i primi risultati del progetto di ricerca dedicato a Un ostriarium romano nella laguna di Venezia (da aprile a ottobre 2025) per fornire ulteriori informazioni sugli abitanti della laguna in epoca imperiale romana mediante l’esposizione di alcuni reperti, immagini, video delle operazioni di scavo subacqueo e delle attività di ricerca, nonché un modello tridimensionale del sito archeologico lagunare. Un racconto della “Venezia prima di Venezia”.
Spazio al dialogo con l’arte contemporanea con l’installazione Megaflora di Alice Channer (dall’8 maggio al 28 settembre): una scultura autoportante che rappresenta uno stelo di rovo in un contesto, quello del giardino del museo, che introduce in modo suggestivo e coinvolgente ai segreti della natura e degli esseri viventi. A Murano, al Museo del Vetro, prosegue il racconto delle Storie di fabbriche, storie di famiglie. Fratelli Toso (dal 12 luglio al 24 novembre) in attesa dell’apertura del nuovo percorso permanente, in programma dal 12 dicembre, nelle rinnovate Ex Conterie con il primo capitolo dedicato a L’Ottocento: dalla crisi alla rinascita. Infine al Museo di Merletto di Burano torna il concorso Un merletto per Venezia (dal 14 giugno 2025 all’8 gennaio 2026).
Professione musei: l’offerta formativa di MUVE Academy I Musei Civici di Venezia si confermano un punto di riferimento per la divulgazione culturale, offrendo un ricco programma di attività formative e di approfondimento rivolte studenti, professionisti e appassionati.
Attraverso il progetto MUVE Academy, si potenziano i percorsi di formazione per studenti, studiosi e professionisti, con workshop, visite guidate e laboratori interattivi, masterclass ed esperienze pratiche in grado di offrire nuove prospettive sulla storia, sul mondo, sull’attualità, condividendo il patrimonio di collezioni e di saperi dei Musei Civici. In quest’ottica si rinnova e consolida la partecipazione di MUVE agli appuntamenti come il Salone Nautico, il Salone dell’Alto Artigianato Italiano, la Venice Glass Week, che hanno nella Scuola Abate Zanetti, nella produzione e nella ricerca artistica e artigianale del vetro il proprio cardine.
E ancora, Incontri intorno al management della cultura, i corsi sulla moda e la cultura tessile, le masterclasses dedicate a Monet a Venezia fino agli attesissimi appuntamenti dedicati alla calligrafia tra Oriente e Occidente e le iniziative nell'ambito del progetto Salotto Longhena.
Musei per tutti, sempre Luoghi di incontro, di scambio, di crescita, di ispirazione, dove sperimentare, luoghi della collettività, da vivere, da abitare, sempre più aperti, sempre più promotori di sostenibilità e diversità, con sempre più servizi ai visitatori: tra le 150 proposte in tutte le sedi museali di Fondazione Musei Civici dedicate a scuole, famiglie e adulti, il programma di MUVE Education si caratterizza sempre per una particolare attenzione all’accessibilità e inclusione. Occasioni preziose non solo per l’impatto sociale positivo, ma anche per letture e riletture delle collezioni, esperienze importanti per tutti e per ciascuno per scoprire nuovi significati e nuove narrazioni dell’arte, della storia e della cultura, osservate con uno sguardo diverso.
Tra questi; percorsi plurisensoriali, rivolti a tutti, corredati da supporti appositamente realizzati con materiali innovativi e possibilità di esplorazione tattile di opere originali selezionate; le conversazioni d’arte al museo, visite inclusive che incoraggiano l’uso dell’immaginazione e dell’espressione creativa, dedicato in particolare a piccoli gruppi di persone con Alzheimer e anziani con condizioni neurodegenerativa assieme ai loro caregivers; scuola di lingua al museo, con attività di avvicinamento alla lingua e alla cultura italiane per ragazzi o minori non accompagnati, adulti stranieri provenienti anche da comunità e centri di prima accoglienza fino a una riscoperta e rinascita, per persone con dipendenza, inserite in percorsi riabilitativi. Una rete di musei che fa davvero bene, a tutti.