Due giorni in piazza per divulgare la cultura di protezione civile e far conoscere i rischi e le buone pratiche da attuare in caso di situazioni di pericolo. Si svolge in piazza Ferretto, a Mestre, oggi e domani, sabato e domenica 14 e 15 ottobre, la campagna informativa "Io non rischio" che vede coinvolti agli stand rappresentanti di associazioni e organizzazioni, coordinati dal supporto di una trentina di operatori di Protezione civile del Comune di Venezia. Per l'Amministrazione presente il vicesindaco con delega alla Protezione civile, Andrea Tomaello. Con lui il presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo, Raffaele Pasqualetto, e alcuni consiglieri comunali.
"Io non rischio" è una manifestazione di carattere nazionale, giunta alla tredicesima edizione. Ogni anno vede scendere in campo in tutta Italia migliaia di volontari appartenenti a oltre 800 organizzazioni. Ai tavoli in piazza i cittadini vengono informati sui rischi nei casi di evento sismico, alluvione e maremoto. Sono stati distribuiti, come da tradizione, oltre a gadget e distintivi, degli opuscoli che contengono veri e propri decaloghi di comportamento, che spiegano cosa fare prima, durante e dopo gli eventi rischiosi. C'è stato anche un momento dedicato ai bambini, con una particolarissima caccia al tesoro.
"Grazie a tutti i volontari che hanno impegnato questo fine settimana per incontrare la popolazione, per informare e sensibilizzare sulle buone pratiche di protezione civile - ha dichiarato Tomaello - Sempre più spesso ci troviamo ad affrontare eventi climatici estremi; in questi casi di emergenza sono proprio i cittadini ad essere i primi "volontari" di Protezione civile attraverso i propri comportamenti. Per questo motivo attività in piazza come questa sono fondamentali per la sicurezza del nostro territorio".
“Io non rischio” è promossa e realizzata da: Dipartimento della Protezione civile, Ingv-Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Anpas-Associazione nazionale pubbliche Assistenze, ReLuis-Rete dei Laboratori universitari di Ingegneria sismica e Cima Research Foundation. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento anche di Aipo – Agenzia interregionale per il fiume Po, Arpa Er – Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente dell’Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, Cami-Lab – Laboratorio di Cartografia ambientale e Modellistica idrogeologica dell’Università della Calabria, Cima – Centro internazionale in monitoraggio ambientale, Irpi – Istituto di ricerca per la Protezione idrogeologica e Ispra – Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale.
Sul sito ufficiale della campagna www.iononrischio.it è possibile consultare i materiali informativi che sono stati distribuiti.