XII Giornata nazionale del Fiocchetto lilla: ieri sera al teatro Momo l'evento speciale “La mappa del cuore”

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un momento dello spettacolo
 

XII Giornata nazionale del Fiocchetto lilla: ieri sera al teatro Momo l'evento speciale “La mappa del cuore”

15/03/2023

    Sono già più di 2.500 i giovani delle scuole superiori del nostro territorio che hanno assistito in questi mesi allo spettacolo teatrale “La voce” (tratto dal libro autobiografico di Sandra Zodiaco “Oltre”), che, a dispetto del nome, è una performance muta, che vuole  raccontare una malattia terribile, quella legata ai Disturbi del comportamento alimentare.

    Una malattia di cui spesso nemmeno si accorge, se non quando è troppo tardi, chi l'ha contratta, e deve quindi essere individuata da chi gli sta vicino, in altri modi, non con le sue parole, ma attraverso il linguaggio del suo corpo. Una malattia che, alla fine dello spettacolo, viene poi spiegata agli studenti da medici specialisti, che rispondono alle domande dei ragazzi, a cui viene però anche chiesto di raccontarsi, e di raccontare soprattutto i loro sogni.

    Da questa esperienza è nata “La mappa del cuore”, l'evento speciale, per la regia di Carola Minincleri Colussi, andato in scena ieri sera, al Teatro Momo, in occasione della XII Giornata nazionale del fiocchetto lilla, che si celebra appunto oggi.

    Presenti, tra gli altri, per spiegare questa malattia e su come poterla affrontare: la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano; la vicepresidente della Municipalità di Mestre Carpenedo, Paola Tommasi; la docente e testimonial Sandra Zodiaco; i nutrizionisti Viviana Valtucci e Mario Russo, la psicofonista Elisa Benassi, il responsabile del progetto “Phonolia”, Alessandro Mistrorigo.        

    “Questo evento – ha sottolineato nel suo intervento di saluto la presidente Damiano – ha una doppia importante valenza: da una parte vuole creare consapevolezza e sensibilizzazione, nell'opinione pubblica, su quella che è una vera piaga sociale, che colpisce oltre 3 milioni di persone in Italia e ne uccide ogni anno circa 3.000, con dati che però sono purtroppo ancora in aumento. E dall'altra restituisce il grande lavoro compiuto in questi mesi con tanti giovani del nostro territorio, giovani che sono i più colpiti da questa patologia.

    E' una realtà drammatica di cui si parla ancora troppo poco, e che non può lasciarci indifferenti: solo se riusciremo a fare davvero rete tra istituzioni, famiglie, scuola, specialisti, potremo non solo combattere, ma anche vincere, questa malattia.”

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