Favorire la prevenzione e parlare di disturbi diabetici e reumatologici che coinvolgono quasi cinque milioni di persone in Italia. Questo l’obiettivo del convegno “Il piede diabetico e comorbilità reumatologiche. Un problema sociale”, in corso oggi al Circolo Sottufficiali della Marina Militare, all’Arsenale di Venezia. L’iniziativa, organizzata dalla sezione provinciale Amarv di Padova e Treviso, ha il patrocinio del Comune di Venezia, di Ulss 3 Serenissima, Ulss 2 Marca Trevigiana e Ulss 6 Euganea, oltre che dell’Università degli Studi di Padova e del Ministero della Salute.
“La salute ha bisogno di una rete – ha dichiarato l’assessore comunale alle Politiche educative, Laura Besio, in apertura dei lavori – e questo importante convegno è la testimonianza che, nel nostro territorio, questa rete c’è ed è al servizio del cittadino. E’ una rete solida e valida, grazie a tutti coloro che operano nel campo sanitario, come medici e infermieri, ma anche volontari delle tante e preziose associazioni che sostengono e arricchiscono il lavoro della Sanità e del Comune. Questa è la dimostrazione di una città a servizio del prossimo e come Amministrazione comunale non possiamo che esserne orgogliosi”.
La giornata di oggi ha preso il via alle 9 e durerà fino alle 17, con la divisione in due momenti: la mattinata è dedicata agli interventi di medici e professionisti del settore, il pomeriggio invece sarà incentrato sull’informazione alla cittadinanza, con la tavola rotonda on line e interattiva “La parola al paziente”. In parallelo sarà possibile effettuare uno screening gratuito diabetologico e reumatologico con valutazione del cammino.
Ci sono molte patologie che hanno un forte impatto sociale nel nostro Paese – hanno spiegato gli organizzatori – e che spesso inducono le persone a rinunciare al lavoro o alle stesse cure. Due di queste sono il diabete e le patologie reumatologiche. Nella regione Veneto, dove vivono circa 5 milioni di persone, si stima siano circa 300mila le persone con diagnosi di diabete. Inoltre moltissimi pazienti, affetti da diabete, nel tempo si ammalano di patologie reumatologiche, ma più della metà degli italiani ignora che sia possibile prevenire e curare queste patologie.
Inoltre, come per le altre complicanze del diabete, anche il piede diabetico richiede una efficace prevenzione e una diagnosi precoce dei segni e dei sintomi. Poiché il diabete procura seri danni neuropaci alla persona, tali da alterare la capacità di percepire il dolore e i cambiamenti termici a livello dei piedi, il malato non si rende conto della presenza di eventuali lesioni plantari che, progredendo, possono dare origine ad ulcere. La prevenzione – è stato spiegato – passa anche attraverso uno stile di vita sano e un’alimentazione bilanciata, evitando il fumo, la sedentarietà e l’eccesso di peso.
