Continua la pressione della Polizia Locale sugli spacciatori e i loro clienti lungo via Piave a Mestre. La dimostrazione la si è avuta con l'ennesimo intervento con arresti: venerdì sera, tra le ore 22 e la mezzanotte, agenti in borghese e radiomobili d'istituto del Servizio Sicurezza urbana sono ripetutamente intervenuti arrestando per spaccio continuato di stupefacenti due cittadini nigeriani: A.O.E., 30enne, e O.K., 21enne.
Il primo arresto
Il primo a cadere nella rete della Polizia locale è stato il più anziano dei due: gli agenti, appostati in abiti civili lungo tutta via Piave, hanno notato sopraggiungere in zona, proveniente dalla vicina stazione ferroviaria, una berlina con a bordo una coppia di giovani e, sul sedile posteriore, un uomo di colore. Il veicolo si è fermato all'altezza di via Fiume per far scendere il passeggero il quale, dopo un veloce contatto con un'altra persona in strada, è risalito subito sull'auto.
Auto bloccata, pusher arrestato
La berlina a quel punto si è rimessa in marcia verso la stazione e, dopo aver scaricato il 30enne, si allontanava in direzione del cavalcavia di Mestre. Dopo pochi minuti l'auto è stata bloccata a Marghera per quello che ai protagonisti della vicenda doveva essere sembrato all'inizio un controllo di routine. Non lo era. Le due persone a bordo, rispettivamente di 27 e 33 anni, entrambi di Quarto d'Altino, avevano appena acquistato da A.O.E. alcune dosi di cocaina per uso personale dopo averlo contattato telefonicamente. Sono stati ricostruiti circa cinquecento acquisti dallo stesso spacciatore "di fiducia".
Patente ritirata
Nel frattempo altri operatori di Polizia Locale hanno tenuto sotto controllo il 30enne: è stato bloccato e ammanettato in via Piave. Al termine della perquisizione gli sono stati sequestrati circa 600 euro in banconote di piccolo taglio. Nei guai anche il conducente della berlina controllata a Marghera: la sua patente gli è stata subito ritirata per 30 giorni, mentre entrambi gli acquirenti saranno segnalati alla Prefettura come assuntori di stupefacenti.
Il secondo arresto
Quasi in contemporanea un'altra squadra del Servizio Sicurezza Urbana è intervenuta per bloccare un secondo pusher: a finire in manette è stato O.K., sorpreso a vendere una dose di marijuana a un 30enne proveniente in auto da Mirano. Ques'ultimo, dopo un primo incontro con lo spacciatore, è rimasto in attesa in via Fiume, mentre il giovane nigeriano raggiungeva via Monte Santo per recuperare quanto richiesto. Anche in questo caso si è riproposto lo schema operativo precedente: il miranese, dopo essersi rimesso alla guida della propria auto, è stato intercettato dalla Polizia Locale, che gli ha sequestrato la marijuana appena acquistata. Per lui sono scattati il ritiro della patente per un mese e la segnalazione in Prefettura.
Altra patente ritirata, Lapo trova la droga
L'operazione si è conclusa con l'arrivo di Lapo, una delle unità cinofile del Corpo, che ha permesso col suo fiuto di individuare dove si trovasse il "magazzino personale" di O.K., che nascondeva la droga sotto un'auto posteggiata in via Monte Santo. Requisite 7 dosi di marijuana pronte per essere vendute, mentre il 21enne è finito in manette. Dopo avere trascorso la notte nella camera di sicurezza del Corpo, i due arrestati sono stati condotti stamattina innanzi al giudice per la direttissima: il più giovane è stato condannato a 8 mesi di reclusione e al pagamento di 800 euro di multa, al 30enne invece è stato notificato il divieto di dimora in Veneto fino all'apertura del processo nei suoi confronti a giugno: deve rispondere di circa 500 cessioni di stupefacente.