Il prosindaco del Lido, Paolo Romor, e il presidente della Municipalità, Danny Carella, hanno presenziato questa mattina al Lido, assieme a una delegazione dell'Anpi, alla cerimonia di commemorazione del partigiano Sandro Gallo "Garbin". La giornata si è aperta con una deposizione di fiori in corrispondenza della lapide che ricorda la sua uccisione, avvenuta il 20 settembre di 74 anni fa a Lozzo di Cadore nel corso di un'operazione contro una colonna motorizzata tedesca.
"La memoria ci aiuta a difendere i nostri valori"
"Sono importanti queste occasioni in cui si valorizza la memoria - ha dichiarato l'assessore Romor - Ci sono stati momenti della nostra storia in cui valori che ora diamo per scontati non lo erano affatto. Anzi, quest'ultimi sono il frutto del sacrificio di tante persone e non è detto che non saranno mai più in pericolo. La memoria, appunto, ci serve a capire che ognuno di noi, nel proprio ambito, è tenuto a lavorare per difendere questi valori".
La figura di Sandro Gallo
Il presidente della sezione Anpi "7 Martiri", Gianluigi Placella, ha concentrato l'attenzione sul possibile rischio che certe ideologie possano tornare d'attualità, chiedendo di rifarsi alla figura di Sandro Gallo che, non solo come partigiano ma anche come insegnante, non ha avuto paura di spiegare ai propri studenti la differenza tra il "giusto" e l'"ingiusto". La giornata è poi continuata con un incontro nella sala consiliare della Municipalità del Lido in cui si è ripercorsa la vita del partigiano, il quale, dopo la condanna al confino, scelse la lotta partigiana in montagna diventando comandante della brigata garibaldina “Pier Fortunato Calvi”. Gallo perse la vita all'età di soli trent'anni.