Operazione congiunta della Polizia locale e del Reggimento lagunari

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Polizia locale scritta
 

Operazione congiunta della Polizia locale e del Reggimento lagunari

20/05/2017

Un’operazione congiunta tra il Servizio Sicurezza urbana della Polizia locale di Venezia ed il Reggimento Lagunari “Serenissima” ha portato ieri all’arresto per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti un cittadino di nazionalità nigeriana di anni 20.

L’attività antidroga è avvenuta tra il parco del Piraghetto e la Stazione ferroviaria di Mestre: tutto ha preso inizio da un controllo da parte della pattuglia dell'Esercito. Il giovane è stato visto confabulare con un’altra persona vicino ai bidoni per il riciclaggio dei rifiuti in via Decorati al Valor Civile. Alla vista dei militari ha cercato di allontanarsi, ma è stato fermato. Il capo pattuglia dei Lagunari ha chiamato il supporto della Polizia locale, quando lo ha visto deglutire alcune volte, ipotizzando che potesse trattarsi di dosi di sostanze stupefacenti.

In effetti, provocandosi il vomito, il giovane ha rigettato in totale 21 dosi, 11 di eroina e 10 di cocaina, e, in un sacchetto che ha cercato di nascondere a terra con un piede, è risultato che ne detenesse ulteriori 22 di eroina e 17 di cocaina.

Dal controllo effettuato dalle forze dell’ordine sono emerse a suo carico già una denuncia dello scorso dicembre per detenzione di sostanze stupefacenti da parte della Polizia locale di Venezia e una seconda, risalente a febbraio 2017, per spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri della Stazione di Mestre.

Conseguentemente il giovane è stato arrestato e trattenuto nella camera di sicurezza della Polizia Locale. Questa mattina si è poi tenuta davanti al giudice Daniela Defazio l’udienza per la convalida dell’arresto. Il giudice ha rigettato la richiesta di applicazione pena nella misura di mesi quattro di reclusione e euro 688 di multa, con sospensione condizionale della pena, ritenendola incongrua per difetto, tenuto conto del numero delle dosi di stupefacente detenute, della diversificazione dello stupefacente, eroina e cocaina, e dei precedenti specifici. Alla luce di tali fatti, non ritenendo possibile accordare la sospensione condizionale della pena, il giudice ha disposto la trasmissione del fascicolo al presidente di Sezione per l'assegnazione ad altro magistrato.

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