Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Sarah Vaughan hanno risuonato tra le mura del teatro Toniolo di Mestre, attraverso la voce di Nicoletta Fabbri e le note della Swingers Orchestra, che hanno presentato le canzoni più conosciute delle celebri cantanti, quelle che hanno trasmesso le forti emozioni provate nella loro vita complessa e a volte tormentata: dolore, tristezza ma anche senso di rivalsa e allegria. Perchè sono donne che, nelle loro relazioni, hanno vissuto anche esperienze di violenza.
In occasione della celebrazione della Giornata ONU 2024 contro la violenza sulle Donne e del trentesimo anno di attività del Centro Antiviolenza del Comune, la Swingers Orchestra diretta da Delio Barone, questa sera, ha dedicato il concerto "Songs for ladies" alla Città, ultimo evento del Novembre Donna voluto dalla Presidenza del Consiglio di Venezia.
"E' stato un novembre intenso, siamo giunti all'ultimo appuntamento e voglio ringraziare chi ha arricchito questo mese di eventi. La Città, come sempre, si è mobilitata e attivata, non si è girata dall'altra parte; un messaggio, questo, che continuiamo a ribadire: non dobbiamo essere indefferenti, la violenza non è un fatto privato. Ognuno, nel proprio ruolo e nella propria consapevolezza, è importante che riesca a dare qualcosa di sè in questa battaglia" ha esordito la presidente del Consiglio comunale Damiano, che ha colto l'occasione anche per ringraziare le operatrici del Cav di Venezia, che da trent'anni sono in prima linea e hanno sempre dato un aiuto concreto alle donne.
La serata è stata l'occasione anche per annunciare la prossima apertura di due nuovi sportelli di ascolto, uno all'Università Ca' Foscari di Venezia e uno all'Università Iuav.
Il concerto ha dunque ricordato le donne vittime di femminicidio, come Oletta Barone, sorella di Delio, uccisa dal marito il 2 marzo 2007. "Le famiglie che subiscono un femminicidio vivono un dolore indicibile e inimmaginabile, consapevoli che nulla sarà più come prima. Ma oltre alla perdita, devono affrontare un faticoso percorso per ottenere giustizia", ha concluso Damiano.