L'assessore all'Ambiente, Massimiliano De Martin, è intervenuto, questo pomeriggio all'Hilton Molino Stucky, in occasione del convegno internazionale Venice Hydrogen Forum 2024, organizzato a Venezia dalla Green Hydrogen Organization e della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità.
L'incontro, iniziato questa mattina con i saluti istituzionali di benvenuto del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, Renato Brunetta, ha voluto essere luogo di discussione delle strategie per la decarbonizzazione, trasporto e il commercio dell'idrogeno lungo il Mediterraneo e di presentazione delle iniziative internazionali più promettenti per il rilancio economico locale e nazionale.
Molto si è discusso sullo stato dell'arte della tecnologia idrogeno, dal trasporto, alla domanda durante i diversi panel che si sono susseguiti per tutta la giornata. Tra questi, la sessione locale: "H2 in Venice for Regional Value Creation" dove l'assessore De Martin, in veste di relatore, ha dapprima portato i saluti dell'Amministrazione comunale.
"Fin dalla Serenissima - ha dichiarato De Martin - la città lagunare è stata sede di sviluppo economico e tecnico. Ancora oggi è luogo di grandi sperimentazioni, attuando, per esempio, il primo polo distributore fisso urbano d'idrogeno d'Italia. La centrale nasce con lo scopo di creare un centro dove sperimentare le tecnologie relative alle celle a combustibile, allo stoccaggio ed all'utilizzo dell'idrogeno. Sono fondamentali gli investimenti fatti dall'Amministrazione in questi anni, riguardanti le piste ciclabili e la transizione energetica, attraverso l’utilizzo dei mezzi pubblici elettrici e ad idrogeno. Al momento, vengono utilizzati 4 autobus ad idrogeno per il trasporto pubblico locale, questo ci ha portato a commissionare altri 90 autobus ad idrogeno per il 2026. Oggi qui affrontiamo un tema molto importante, consentendo alla politica di intervenire grazie a soluzioni e progetti concreti".
De Martin ha poi posto l'attenzione sul miglioramento che deve essere fatto a livello nazionale in termini normativi: "Dobbiamo accellerare nella realizzazione delle infrastrutture necessarie per la distribuzione di idrogeno affinché si possa aumentare la domanda, attuando di conseguenza un vero e proprio percorso di educazione civica della popolazione".
“In questo momento l'idrogeno è in una fase di sviluppo tecnologico degli applicativi per la sua produzione, di inizio di diffusione e sul suo sistema dell'utilizzo - ha commentato in mattinata il ministro Pichetto Fratin - ma non ha ancora l'equilibrio di essere la grande energia di mercato, anche se è la molecola più diffusa nel mondo. Il futuro di un paese come l'Italia, che vede un'esplosione dei consumi di energia destinata a raddoppiare nel 2050, deve percorrere tutte le strade per la produzione dell'energia".
Durante il convegno, il focus principale è stato posto sulle strategie e le partnership necessarie per la creazione di un hub e di una catena del valore in grado di sfruttare il potenziale dell'idrogeno per rivitalizzare il tessuto socio-economico della Regione Veneto. Come sottolineato dal presidente Brunetta "Venezia rappresenta un polo di riflessione strategica sull'idrogeno per quanto riguarda il Veneto, l'Italia e quindi anche la progettualità mondiale”.