Festa della Sensa 2024: Venezia rinnova il suo matrimonio con il mare e consegna l’anello del Gemellaggio Adriatico alla città di Tirana

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Festa della Sensa 2024: Venezia rinnova il suo matrimonio con il mare e consegna l’anello del Gemellaggio Adriatico alla città di Tirana

12/05/2024

Come ogni anno, in occasione della Festa della Sensa, Venezia e il mare rinnovano il loro antico legame d’amore. L’edizione 2024 si è aperta questa mattina negli spazi verdi dei Giardini Reali con la cerimonia di consegna dell’anello dogale del Gemellaggio Adriatico alla città di Tirana, capitale dell’Albania, restituito dalla città di Longarone a cui era stato dato in custodia nell’ultima edizione del 2023.

Alla presenza del sindaco di Venezia e del consigliere comunale delegato alla Tutela delle tradizioni, ha ricevuto l'anello dogale, simbolo del Gemellaggio, il primo cittadino di Tirana. Presenti anche il sindaco di Longarone, il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, l'Ammiraglio della Marina Militare, numerose autorità civili e militari.

“Quella di oggi è ancora una volta un’occasione per riconoscere e riaffermare con orgoglio le profonde tradizioni e i valori storici che caratterizzano questa festa millenaria, che simboleggia l'unione tra la Serenissima Repubblica di Venezia e il mare - ha dichiarato il sindaco della città lagunare - Venezia è sempre stata una città aperta, che ha saputo integrare comunità diverse da tutto il mondo. Questo spirito di accoglienza continua a definirci. Dopo quello con Longarone, il gemellaggio con la città di Tirana, unita alla nostra dall'Adriatico, vuole essere il simbolo di un impegno preso con spirito di amicizia e sincera prospettiva nell’intensificare i nostri rapporti”.

“Sono onorato di essere qui oggi e di ricevere come simbolo di unione e collaborazione l'anello dogale - ha dichiarato il sindaco di Tirana - Camminando per Venezia riconosco essere una città, aperta e accogliente, che per l'Albania ha sempre rappresentato un ponte e non un muro. Sono certo che da questo gemellaggio nasceranno tante importanti iniziative e occasioni di arricchimento reciproco, in quello che credo sia un momento speciale per i nostri Paesi”.

“Il forte significato di questa giornata è quello del riaggiornarsi - ha aggiunto il consigliere comunale delegato alla Tutela delle tradizioni - All'epoca il Doge sposava Venezia con il suo mare nel senso del dominio, mentre noi oggi lo andiamo a fare nel senso di reciproco rispetto. Non vogliamo solo soffermarci su quello che eravamo, ma bensì su chi dimostriamo ancora di essere. A noi oggi spetta dire alle nostre acque che ci siamo ancora, con nel cuore quello spirito che ci ha sempre unito alla natura che ha permesso questo spettacolare e unico sistema di vita che è Venezia. Venezia ha un futuro, ce l'ha sempre avuto. Spetta soltanto a noi farlo continuare”.

“Per una piccola comunità come Longarone è stato un onore aver ricevuto lo scorso anno l'anello di gemellaggio con la città di Venezia - le parole del sindaco di Longarone - È stato un anno molto intenso, che abbiamo vissuto soprattutto nel ricordo del 60° anniversario della tragedia del Vajont. È stato un anno in cui abbiamo costruito e ricordato il legame storico che ha sempre unito Venezia e quindi il mare, con le Dolomiti. Ancora una volta”, ha concluso, “ringrazio l'Amministrazione per l'opportunità data agli zattieri di Codissago, a cui è stato concesso di aprire la scorsa edizione della Regata Storica”.

Le celebrazioni della Sensa sono proseguite con la partenza del corteo acqueo, come sempre a seguito della “Serenissima”, per poi procedere con il rito dello sposalizio del mare e il lancio dell’anello dogale da parte del sindaco. "Noi ti sposiamo, o mare, in segno di vero e perpetuo dominio". Con questa formula di rito pronunciata dal sindaco di Venezia e con il lancio dell'anello dogale nelle acque davanti alla chiesa di San Nicolò del Lido, è stato rinnovato questa mattina lo Sposalizio del mare. Con l'anello è stata lanciata in acqua una corona d’alloro per tutti i Caduti del mare da parte dell'Ammiraglio di divisione, Andrea Petroni. Ad accompagnare il rito, l'alzaremi e le note dell'inno di San Marco.

La Festa della Sensa ha vissuto poi il suo momento religioso con la celebrazione della messa per la solennità dell'Ascensione officiata dal patriarca Moraglia nella chiesa di San Nicolò del Lido. Presenti rappresentanti dell'Amministrazione comunale oltre alle autorità civili e militari.

L'esibizione del Coro Serenissima nel piazzale della chiesa ha poi introdotto una serie di iniziative collegate alla Sensa, come il tradizionale mercatino. Si è poi rinnovato l'appuntamento con le Regate de la Sensa.

La Festa ricorda due eventi importanti: il soccorso portato dal doge Pietro II Orseolo alle popolazioni della Dalmazia, minacciate dagli Slavi, il 9 maggio dell'anno 1000, e la stipula, nel 1177, del trattato di pace tra il doge Sebastiano Ziani, Papa Alessandro III e l'imperatore Federico Barbarossa, che pose fine alla secolare diatriba tra Papato e Impero. Entrambi celebrano la potenza della Serenissima, fondata sulla conoscenza e il controllo del mare.

All’inizio il rito era celebrativo, religioso e scaramantico insieme, solo per propiziarsi la tranquillità del mare e prevedeva la visita del Doge al mare e la benedizione delle acque dell’Adriatico. Su questa base si è innestato poi lo sposalizio del mare: il Doge, a bordo del Bucintoro, riceveva la benedizione del Vescovo, che si imbarcava all'altezza di San Pietro di Castello e una volta raggiunta la Bocca di Porto di Lido, lanciava nelle acque un anello d’oro, pronunciando la formula: "Desponsamus te, mare. In signum veri perpetuique dominii".

Galleria fotografica: https://v41.it/L1efn

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