La Giunta comunale, nella sua ultima seduta, su proposta dell’assessore alla Protezione civile, Andrea Tomaello, visti i risultati ottenuti dall’accordo di collaborazione con il CNR-ISMAR e il CNR-ISAC negli anni passati, ha approvato la delibera che autorizza il rinnovo degli accordi così da poter proseguire il lavoro già avviato. Come ha più volte ricordato il sindaco Brugnaro, è con la tecnologia che dobbiamo affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici e la collaborazione tra Enti in questo senso è fondamentale.
In particolare, l’accordo con Ismar prevede di sviluppare la collaborazione su diversi assi di cui i principali sono:
• previsione dell’altezza dell’onda in mare aperto e lungo la fascia costiera;
• approccio probabilistico alla previsione soprattutto dell'onda;
• previsione dell’altezza del livello del mare utilizzando sistemi numerici di tipo deterministico;
• studio delle correnti marine in mare e in laguna;
• studio di sistemi d'accoppiamento dei diversi sistemi modellistici;
• conferma e nuovo impulso ai Tavoli Tecnici già operativi;
• oltre a diversi ambiti di ricerca corollari o funzionali ai temi principali.
L’entrata in funzione del Sistema Mose, se da una parte ha protetto la città da un numero crescente di eventi particolarmente significativi, dall’altra ha modificato le esigenze previsionali rendendo il lavoro, sotto alcuni punti di vista, ancora più complesso. Ad aggiungersi poi, quelli che sono definiti essere effetti dei cambiamenti climatici ovvero eventi mareali da prevedere e con un impatto verso le realtà antropizzate alquanto significativo.
L'accordo CNR-ISAC prevede la prosecuzione della strada delle previsioni meteo con focus sulla direzione e intensità del vento in now casting e per il Nord Adriatico. Questa area di sviluppo si è dimostrata particolarmente strategica soprattutto dopo gli eventi del 12 novembre 2019 e del 22 novembre 2022 quando dei sistemi ciclonici localizzati e alla piccolissima scala hanno provocato degli importanti sovralzi del livello della marea nel veneziano.
Gli argomenti di scienze dell’atmosfera sui quali si concentrerà il lavoro di ricerca previsto dall’accordo, toccheranno principalmente i seguenti punti:
• studio dei sistemi meteorologici responsabili di episodi di forte vento;
• studio di cicloni a piccola scala nell'alto Adriatico;
• sviluppo di sistemi di assimilazione dati finalizzati al nowcasting;
• studio delle condizioni meteorologiche favorevoli ai fenomeni di impatto per la sicurezza della navigazione in area lagunare (es. nebbia, raffiche di vento, ecc);
• sviluppo di un sistema per la previsione operativa a brevissima scadenza nella laguna di Venezia;
• verifica delle previsioni numeriche modellistiche tramite l’utilizzo di osservazioni da satellite e reti di stazioni in-situ;
• studio e stima dell’intensità del vento nell’Alto Adriatico da sensori satellitari, e validazione delle stime mediante dati osservati.
“Il Centro maree del Comune di Venezia si conferma centro d’eccellenza e all’avanguardia per gli studi e la condivisione dei dati sulla laguna e più in generale sulle previsioni meteomarine – commenta l’assessore Tomaello - Il rinnovo di questi accordi permette infatti di lavorare con sempre più precisione sui rischi del clima e dei fattori ambientali portando anche a livello nazionale le esperienze e gli studi sull’area lagunare. Un grazie a tutti i tecnici del Centro maree per la loro estrema professionalità”.