La Città metropolitana di Venezia ha approvato un apposito decreto con il quale viene costituito l’Ufficio comune Metropolitano Emergenza Ucraina (UcMEU) in collaborazione con il Comune capoluogo, a servizio di tutte le 44 amministrazioni locali.
L’Ufficio, presentato oggi nel corso di una video call con tutti i sindaci del territorio, ha lo scopo di coordinare le attività connesse all’emergenza Ucraina e di fornire supporto a tutti i 44 Comuni, recependo le indicazioni del Commissario delegato per l’emergenza Ucraina, individuato nella persona del presidente della Regione Veneto, che ha richiesto l’attivazione di un sistema di raccolta dei dati, in sede di accesso, da parte delle Province del Veneto e della Città Metropolitana di Venezia.
L’UcMEU sarà costituito da personale misto del Comune di Venezia e della Città metropolitana ed è stato pensato con una struttura simile a quella commissariale allestita dopo l’emergenza acqua alta del novembre 2019: un front-office telematico, accessibile 24h su 24h, ed un back-office operativo. Il Comune di Venezia garantirà il supporto con personale opportunamente formato.
Il cuore del sistema è l’utilizzo del gestionale informatico predisposto dalla società in-house VENIS, compartecipata di Comune di Venezia e Città metropolitana ed è accessibile all’indirizzo http://emergenzaucraina.venis.it a partire dalla mattinata di domani 31 marzo 2022.
I profughi/rifugiati ucraini, con il necessario supporto dei referenti delle rispettive strutture o famiglie ospitanti che abbiano già presentato all’Autorità di Polizia competente le necessarie comunicazioni, potranno registrarsi autonomamente e richiedere una serie di servizi, tra cui la tessera per il trasporto pubblico locale, piuttosto che altre attività che sono in corso di predisposizione da parte delle singole Amministrazioni. L’accesso avverrà tramite SPID o tramite registrazione allegando un documento di identità dell’ospitante.
Il sistema prevede una fase di verifica dei dati, a cura dell’Ufficio Emergenza Ucraina, al fine di consentirne la validazione. In caso di verifica positiva, al compilatore sarà inviata dal sistema una email di conferma con in allegato il vademecum per l’accesso ai servizi comunali e le “Regole di convivenza” (ossia il decalogo dei comportamenti di base per ospitante ed ospitato). In caso di compilazione incompleta o formalmente carente, sarà contattato il compilatore. È prevista un’attività di help-desk per l’assistenza telefonica alla compilazione dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17 al numero unico Dime 041.041.
La famiglia ospitante o il responsabile della struttura potranno poi, accedendo autonomamente al sistema informatico, integrare nel database ogni modificazione/implementazione dei dati inseriti.
L’Ufficio comune Metropolitano Emergenza Ucraina effettuerà verifiche periodiche sui dati inseriti contattando i soggetti compilatori e, ove, necessario, attivando la Polizia locale del Comune interessato per sopralluoghi presso le abitazioni dei soggetti ospitanti.
Questo database sarà accessibile al Commissario delegato per le obbligazioni di competenza, e soprattutto ai Comuni, ovvero al sindaco e ad un suo delegato, che avrà accesso ai dati relativi agli ospiti presenti nel proprio territorio, così da poter intraprendere più facilmente eventuali iniziative di integrazione sociale, percorsi di autonomia lavorativa, inserimento scolastico e altre attività.
La Città metropolitana, per tutti i profughi/rifugiati ucraini i cui dati saranno stati validati, metterà a disposizione una tessera per il trasporto pubblico locale, valevole sulle reti di ACTV, ATVO e Arriva Veneto operanti nel territorio, al fine di favorire l’accesso ai servizi pubblici essenziali e al sistema sanitario, in particolare per le vaccinazioni. Nei prossimi giorni saranno fornite specifiche istruzioni sulle modalità di emissione e di ritiro di tale tessera.
“Sussidiarietà è la parola chiave di questo sistema – commenta Simone Venturini, assessore alla Coesione Sociale e allo Sviluppo Economico del Comune di Venezia – che consente di essere operativi nella gestione dell’emergenza. Ad oggi risultano poco più di 2.000 profughi/rifugiati ucraini nel territorio della Città metropolitana di Venezia, ma è probabile che i numeri siano superiori, in quanto non sono ancora censiti tutti i soggetti ospitati temporaneamente presso parenti e conoscenti. In uno spirito di collaborazione, questo sistema consentirà una migliore mappatura ed un sostegno concreto, in aggiunta ai servizi messi in campo dal sistema della Protezione Civile”.
Per far fronte allo stato di emergenza, la Città metropolitana ha fatto un primo stanziamento di 270mila euro, prelevati dal fondo di riserva.