Il vicesindaco Tomaello alla cerimonia di consegna degli attestati di merito ai volontari della Protezione Civile

Si è svolta oggi pomeriggio, nell'Auditorium della Città Metropolitana, a Mestre, la tradizionale cerimonia di consegna degli attestati di merito ai volontari della Protezione Civile in attività rispettivamente da 10, 15, 20 e 25 anni. Trentasei le persone premiate in rappresentanza dei quattro gruppi comunali (Venezia Acqua e Arte, Venezia Terraferma, Gruppo per l'Informazione e la Promozione della Sicurezza e Pellestrina San Pietro in Volta). Di questi, tredici hanno ottenuto il riconoscimento per il 2020 e ventitré per il 2021. 

A rappresentare l'Amministrazione comunale è intervenuto il vicesindaco Andrea Tomaello, con la delega alla Protezione civile. Presente anche il comandante della Polizia locale Marco Agostini.

"Fa piacere essere qui e vi ringrazio per l'aiuto encomiabile che avete dato in un periodo non semplice" le parole di Tomaello. "Pensavamo di essere usciti dalla fase più acuta della pandemia, invece la situazione è ancora difficile.

Se una città funziona bene non è solo merito degli amministratori ma anche di tutti i volontari che si impegnano nel quotidiano e aiutano chi è più in difficoltà. Fare volontariato significa spendere bene il proprio tempo e arricchirsi anche a livello personale. Grazie ancora per tutto quello che fate e buon Natale" ha concluso il vicesindaco.

Attualmente sono 213 i volontari che fanno parte dei quattro gruppi comunali della Protezione Civile. Le ore di attività nel 2021 sono state 53.000, ben 10.000 in più rispetto al 2020 e 15.000 in più del 2019. Numeri importanti, inevitabilmente condizionati dalla pandemia. Sono infatti 32.415 le ore che i volontari hanno dedicato alle attività emergenziali, tra le quali rientrano quelle di assistenza legate al Covid-19.

L'unica altra situazione considerata di emergenza classica che ha visto l'intervento della Protezione Civile è quella dovuta al maltempo che il 16 agosto ha causato la caduta di numerosi alberi in terraferma. 

I volontari hanno poi riservato 2.300 ore alla "vita di gruppo" (assemblee, riunioni, incontri) e 2.700 a formazione, addestramento ed esercitazioni. Tra i corsi che li hanno visti impegnati ci sono quelli sulla ricerca di persone scomparse, l'anticendio boschivo, l'elicooperazione e l'uso della motosega.

8.400 ore sono state impegnate in attività logistica e di manutenzione di mezzi e attrezzature in dotazione. Si è invece di molto ridotto il tempo riservato alle attività di assistenza negli eventi a rilevante impatto locale, sceso sotto le 5.000 ore nel 2021.

Sono state 850 le ore impegnate in attività di informazione alla cittadinanza mentre quella di formazione nelle scuole è rimasta sospesa, così come accaduto nel 2020.