L'assessore De Martin al convegno online sul Rapporto Italia Sostenibile del Cerved

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Assessore De Martin convegno Gazzettino
 

L'assessore De Martin al convegno online sul Rapporto Italia Sostenibile del Cerved

18/06/2021

Il Nord-Est come area trainante per la svolta green dell'Italia, con un ruolo importante anche per Venezia. Di questo si è parlato oggi, 18 giugno in un convegno online organizzato da Adnkronos e Gazzettino e moderato dal direttore del quotidiano Roberto Papetti, nel corso del quale sono stati presentati i dati del Rapporto Italia Sostenibile 2021 del Cerved.

All'evento telematico sono intervenuti, tra gli altri, l'assessore all'Ambiente della regione Veneto, Giampaolo Bottacin, il presidente dell'Autorità portuale di Venezia e Chioggia, Fulvio Lino Di Blasio e Carlo Bagnoli, professore di Economia e Management dell'Università Ca' Foscari. A rappresentare l'Amministrazione comunale, l'assessore all'Ambiente Massimiliano De Martin 

"Venezia è una città fuori scala rispetto al resto della regione e del Triveneto per morfologia e presenza di infrastrutture. Di questo dobbiamo tenere conto - ha detto De Martin nella prima parte del suo intervento - Abbiamo un porto mercantile e uno commerciale, un aeroporto intercontinentale e uno turistico, due stazioni ferroviarie e un'area industriale di 2200 ettari, tra le più grandi d'Europa. Si tratta di un'area attrattiva sul fronte della mobilità, per la quale sono stati fatti degli investimenti ed altri sono in programmazione.

La nostra è una città viva e virtuosa, la prima a ripartire dopo il Covid con il Salone Nautico. Ma anche l'unica che deve affrontare il tema dell'inquinamento dell' acqua legato al trasporto urbano, fondato sulla navigazione. Per questo in Consiglio comunale siamo stati compatti nel chiedere al Governo di ripristinare la legge speciale che metteva a disposizione 150 milioni di euro all'anno per 10 anni, da utilizzare in parte per rottamare natanti e motori".

De Martin ha ricordato le iniziative del Comune sul fronte della transizione ecologica: "Qualche mese fa abbiamo approvato il primo distributore di idrogeno in area urbana, e stiamo pensando alla sua produzione su grande scala. Abbiamo reso il Lido e Pellestrina la prima "green island" a livello trasportistico pubblico progettando autobus elettrici e punti di ricarica. Vogliamo ora favorire il trasporto pubblico anche nelle altre parti della città portando mezzi di ultima generazione. Punteremo poi anche sul termovalorizzatore. Negli ultimi tre anni la città è stata al primo posto per indice di raccolta dei rifiuti tra quelle oltre i 250 mila abitanti. I 16 milioni di investimento del Mise per il rilancio del Vega e  la stazione di Porto Marghera permetteranno inoltre di sviluppare un'altra infrastruttura che ridurrà i tempi di collegamento tra la zona industriale e il resto della città".

L'assessore ha infine ricordato l'importanza di valorizzare la parte della città in Terraferma: "Non si può pensare al rilancio della città se si parla sempre e solo del centro storico. La Terraferma, la zona industriale e la parte periferica rappresentano la città di Venezia. Una politica ambientale su larga scala è quello che la città si augura. Per questo abbiamo investito molto nel parco fluviale del Marzenego, in ottica di riqualificazione ambientale e di gestione dei nutrienti delle acque che sfociano nella Laguna. Altre opere importanti da concludere sono le bonifiche promesse sul territorio e i marginamenti a Porto Marghera. Serve una politica ambientale congiunta. Non bastano più solo i comuni per attuare strategie a livello locale".

Il rapporto prende in considerazione tre fattori di sostenibilità: economica, sociale e ambientale. Sulle prime due voci, Venezia registra buone performance, occupando rispettivamente la decima e la quattordicesima posizione a livello nazionale. Qualche difficoltà in più, legata soprattutto al turismo di massa, si evidenzia, secondo il rapporto, sull'aspetto ambientale. Emerge la centralità di un progetto di riqualificazione green sia sulle attività produttive tradizionali, quali quelle industriali e portuali, che su quelle turistiche, pesantemente colpite dal Covid con pesanti ricadute su occupazione e investimenti. Allo stesso tempo va anche rivisto, sempre secondo il documento, il rapporto tra la città di Venezia e il suo entroterra.

A livello nazionale, i dati mostrano ancora un netto divario tra nord e sud, con una forte correlazione tra la dimensione economica e quella socio-ambientale. Le aree settentrionali con un sistema produttivo più solido riescono a garantire ai cittadini migliori livelli di welfare e maggiori investimenti nella tutela di ambiente e territorio.

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