Un'economia che nel 2020 ha risentito molto della crisi pandemica, con una discesa del Pil dello 8.9% in linea con il resto del Paese. Dopo una fase di ripresa durante la scorsa estate, ha registrato una frenata nei mesi finali dell'anno, per poi tornare in risalita nel primo trimeste del 2021. Sono questi, in sintesi, i dati che fotografano lo stato di salute dell'economia veneta. Un'oscillazione su cui hanno inciso, in negativo, le conseguenze del Covid, e per la quale si prospetta una risalita con l'avanzare della campagna vaccinale. Il rapporto è stato presentato in un convegno alla sede di Venezia della Banca d'Italia, a Palazzo Dolfin Manin, alla presenza per l'Amministrazione comunale, del vicepresidente del Consiglio Paolo Romor.
L'introduzione ai lavori è toccata ad Emanuele Alagna, direttore della sede di Venezia della Banca d'Italia. A portare il suo saluto, collegata da remoto, la rettrice dell'Università Ca' Foscari, Tiziana Lippiello. Durante la presentazione sono intervenuti Annalisa Frigo e Andrea Venturini, della divisione analisi e ricerca economica territoriale della Banca d'Italia. La discussione è proseguita con i contributi di Salvatore Orlando, direttore del Dipartimento di Scienze ambientali, Informatica e Statistica di Ca'Foscari e dell'industriale Gabriele Piccolo. A chiudere i lavori Giuseppe Parigi, vice capo Dipartimento Risorse Umane, Comunicazione e Informazione Banca d'Italia.