Evento speciale di riapertura del Cinema Rossini del Settore Cultura: mercoledì 28 aprile alle ore 18 viene proiettato il film “SENSO” di Luchino Visconti

Le sale cinematografiche di Circuito Cinema Venezia riaprono da giovedì 29 aprile nel rispetto delle normative per l’emergenza Covid. E lo fanno a Venezia con il cinema Rossini mentre a Mestre riapre le porte il cinema Dante.

Per festeggiare la ripartenza, mercoledì 28 aprile alle ore 18, il Rossini proietta Senso, il capolavoro immortale di Luchino Visconti: il film sarà introdotto dal critico cinematografico Michele Gottardi.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili, ma per accedere in sala sarà necessario ritirare un pass d’ingresso presso la biglietteria del Rossini a partire dalle 10.00 di mercoledì 28 aprile; ogni persona potrà ritirare solo due pass e gli accessi saranno regolamentati nel rispetto delle normative vigenti.

“La ripartenza della cultura in città passa anche attraverso il cinema: dopo il decreto che consente la riapertura delle sale cinematografiche. Questa Amministrazione risponde concretamente aprendo gratuitamente il cinema Rossini con una proiezione speciale dedicata a uno dei più grandi registi italiani di sempre - spiega Giorgia Pea, presidente della Commissione cultura - Il cinema è parte integrante della storia di Venezia e riaprire le sale significa far rivivere una parte fondamentale della città".

L'appuntamento è realizzato in collaborazione con SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani Gruppo Triveneto.

Senso (1954) di Luchino Visconti è un film che amplifica la riapertura delle sale cinematografiche a Venezia. La città, che nel 2021 compie 1600 anni, è l’indimenticabile scenografia di un film magistralmente interpretato da Alida Valli, e inoltre ricorrono cento anni dalla nascita della favolosa diva italiana: un omaggio sentito e di buon auspicio per il cinema e per la città. Siamo a Venezia nel 1866: in città ci sono gli austriaci e spira il vento della terza guerra d’indipendenza. Su questo sfondo, l’amore appassionato e tormentato tra la contessa Livia Serpieri e il tenente Franz Mahler, indimenticabili Alida Valli e Farley Granger. Restano indelebili i colori intensi, le inquadrature fortemente ispirate agli scenari e alla pittura dell’Ottocento così cari a Visconti, così suoi: su tutti il bacio appassionato tra i due amanti che richiama Il bacio, celebre dipinto del pittore Francesco Hayez. Segni distintivi di un modo di fare cinema che è scenografia pura, drammatizzazione dello sguardo, della luce e, infine, del racconto.

Per informazioni sulle prossime programmazioni www.culturavenezia.it e facebook.com/circuitocinemavenezia