Il Consiglio comunale approva il cambio di destinazione d'uso dell'edificio ex Telecom di via Carducci a Mestre

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Il render del progetto
 

Il Consiglio comunale approva il cambio di destinazione d'uso dell'edificio ex Telecom di via Carducci a Mestre

27/11/2019

Il Consiglio comunale ha votato nella seduta odierna, con 19 voti favorevoli, 6 contrari e 1 astenuto, l'adozione dell’ "Accordo pubblico-privato relativo alla valorizzazione dell’immobile sito in via Carducci 22". Con il provvedimento viene inoltre contestualmente adottata la variante numero 46 al Piano degli Interventi, che prevede la modifica della destinazione d’uso dell'area interessata da “impianti telefonici” ad “albergo”, attestandone il rilevante interesse pubblico "per evitare - si legge infatti nelle premesse della delibera - che l’immobile in oggetto, una volta cessato l’utilizzo attuale, non sia più utilizzato, creando un possibile ambito di degrado ed un manufatto incongruo in una posizione estremamente centrale e strategica nel centro di Mestre".

L'accordo di pianificazione prevede la trasformazione dell’attuale edificio in una struttura ricettiva di prestigio, che presenterà caratteristiche di uniformità con il vicino Museo M9. Grazie all'abbattimento degli edifici degradati antistanti la struttura alberghiera si implementeranno le aree pedonabili attraverso la realizzazione di una nuova piazza a verde che collegherà il Museo del Novecento a calle Corte Legrenzi, via Poerio e piazza Ferretto. Il plusvalore generato a seguito della trasformazione porterà ad un beneficio pubblico da corrispondere al Comune pari a quasi 750mila euro.

In base a un emendamento di Giunta, approvato con 20 voti favorevoli, 1 contrario e 4 astenuti, il privato si dovrà impegnare a prevedere nel progetto la mitigazione ambientale attraverso pareti verdi e favorire l’accesso ai lastrici solari con tetti verdi. Nella nuova piazza pubblica dovrà inoltre essere data attenzione alla predisposizione di nuovi spazi verdi con piantumazione arboree anche ad alto fusto. Il privato dovrà inoltre avere cura della gestione dei rifiuti prodotti dalla nuova attività al fine di non gravare le strutture/impianti già esistenti nelle immediate vicinanze e affinché le nuove strutture per la gestione dei rifiuti non limitino la viabilità nell’area di intervento.

 

Mestre, 27 novembre 2019

 

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