Piazza San Marco ha fatto da cornice questa mattina alle celebrazioni del 151. anniversario della fondazione del Corpo della Polizia locale di Venezia. Una cerimonia solenne, alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, dell'assessore alla Polizia locale e Sicurezza urbana Giorgio D'Este, del comandante generale del Corpo Marco Agostini, a cui hanno preso parte le autorità civili e militari cittadine.
Schierati di fronte alla basilica di San Marco i rappresentanti di ogni reparto del Corpo della Polizia locale, inclusa l'unità cinofila Kuma, e 64 nuovi agenti del raggruppamento formazione lavoro, che proprio stamane hanno giurato pubblicamente “fedeltà alla Repubblica italiana, alla Costituzione e alle leggi e di adempiere con disciplina e onore a tutti i doveri dell'ufficio nell'interesse dei cittadini e dell'Amministrazione per il pubblico bene e della comunità locale”.
Dopo l'inno nazionale e della città di Venezia, dopo l'ingresso del gonfalone di San Marco e del Corpo, ha preso la parola il comandante generale Marco Agostini.
“La costituzione del Corpo delle Guardie municipali di Venezia – ha sottolineato Agostini – fu il primo rilevante atto del neo costituito Comune di Venezia dopo la ricongiunzione della città alla Patria italiana al termine della terza guerra d'indipendenza. A 151 anni di distanza, questa funzione è ancora essenziale per la nostra comunità. Stiamo vivendo un periodo particolarmente complesso per il ruolo della Polizia locale e negli ultimi due anni sono stati compiuti passi estremamente significativi con l'approvazione del Decreto legge 14 del 2017 e 113 del 2018 che hanno segnato evoluzioni nella definizione del ruolo della Polizia locale”.
Ricordando poi come negli ultimi tre anni siano state adeguate le regole per il funzionamento del Corpo con l'approvazione del nuovo Regolamento speciale e l'adozione del “Regolamento per la disciplina dell'Armamento”, il comandante Agostini ha aggiunto: “Questi due regolamenti sono gli atti normativi prodromici del processo di riorganizzazione e potenziamento del Corpo con l'adozione di una nuova struttura organizzativa, l'avvio di un processo di adeguamento degli organici, compatibilmente con le capacità assunzioni, che hanno visto immettere quasi 200 operatori, per lo più a tempo indeterminato, attraverso un percorso di formazione lavoro di cui oggi sanciamo la conclusione”.
"L'Amministrazione comunale è al vostro fianco – ha dichiarato il primo cittadino. Siete un esempio e il mio impegno, fin d'ora, è quello di continuare ad assumere nuovi agenti. Stanzieremo tutte le risorse possibili perché questo Corpo sia, come già ora, un orgoglio per la città e l'Italia intera. Sono il numero delle persone e le forze giovani ad assicurarci il futuro - ha aggiunto il sindaco. Il Corpo era sotto organico e gli operatori sfiduciati. Siamo riusciti a riassestare il bilancio e a trovare da subito le risorse per il personale e i mezzi. Abbiamo dato vita, con determinazione, a una riorganizzazione in tempi rapidi per garantire la sicurezza e il decoro della città”.
Facendo poi riferimento all'occupazione di Ca' Farsetti avvenuta ieri, il sindaco di Venezia ha dichiarato: “Quelli che pensano di venire ad occupare il Comune di Venezia per rafforzare spazi di democrazia sappiano che in questo modo la stanno uccidendo. Le manifestazioni sono legittime ma devono essere svolte nel rispetto delle norme. Ieri è stato occupato un edificio dell'ex Umberto I, che nella notte è stato sgomberato. Se ci sono realmente delle proposte – ha evidenziato il sindaco– vanno fatte nelle sedi adeguate. Con la violenza non si ottiene nulla. Venezia deve tornare ad essere baluardo della legalità. Grazie ai nostri uomini, alle Forze dell'Ordine e alla magistratura difenderemo la democrazia”.
Infine il sindaco ha voluto esprimere un ringraziamento a tutti gli agenti che giorno dopo giorno sono vicini e a servizio dei cittadini: “Nei momenti di stanchezza e di sacrificio, tenete duro. Venezia è con voi”.
La ricorrenza è stata anche l'occasione per conferire un riconoscimento pubblico a 18 agenti di Polizia locale che si sono distinti in diverse operazioni per professionalità e solidarietà umana, dimostrando attitudine e un non comune senso del dovere.