Giorno della memoria: a Venezia 17 nuove pietre d'inciampo per non dimenticare

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Pietra d'inciampo all'ospedale
 

Giorno della memoria: a Venezia 17 nuove pietre d'inciampo per non dimenticare

22/01/2018

 

Altre diciassette nuove pietre d'inciampo sono state posate oggi a Venezia, in un percorso della memoria che è cominciato questa mattina al Lido, in via Orso Partecipazio 4 per concludersi al civico 105 di Cannaregio.

La cerimonia, coordinata dalla Presidenza del Consiglio comunale, ha visto la partecipazione della presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, dell'assessore comunale al Turismo, Toponomastica e Decentramento, Paola Mar, di alcuni rappresentanti istituzionali e degli enti organizzatori (Comunità ebraica, Centro tedesco di studi veneziani e Iveser, Università Ca' Foscari, Ulss 3 Serenissima) e dell'artista tedesco, nonché autore degli “Stolpersteine” Gunter Demnig, che ha posato personalmente le pietre.

 L'opera d'arte concettuale di Demnig, che lui stesso ha definito “Delirio”, ha  raggiunto 21 Paesi europei. Nel selciato delle strade, lungo i marciapiedi, in corrispondenza delle abitazioni in cui la persona perseguitata veniva prelevata per essere deportata o uccisa, sono state complessivamente posate oltre 65 mila pietre d'inciampo, che riportano su una targa d'ottone il nome della persona, l'anno di nascita, la data, l'eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta. “Ogni pietra - ha raccontato questa mattina l'artista Demnig, nel corso della lectio magistralis che ha tenuto nell'auditorium di Santa Margherita di fronte alle autorità e a molti studenti - è realizzata singolarmente. Il significato è duplice: da un lato le Stolpersteine raccontano la storia dei sei milioni di ebrei e di altrettanti gruppi etnici, oppositori politici, disabili, sterminati dal regime nazista, in modo molto più significativo dei libri di storia, dall'altro, obbligano a un inchino, per leggere quello che vi è scritto”.

Dopo la tappa al Lido di Venezia dove quattro pietre ricordano da oggi la famiglia Bassani, il percorso della memoria, patrocinato dal Consiglio d'Europa – ufficio di Venezia, è giunto all'Università Ca' Foscari. Proprio all'ingresso principale dell'ateneo veneziano è stata posata una pietra in ricordo di Olga Blumenthal,  nata nel 1873 e lettrice di tedesco.

“La memoria storica è il vaccino contro l'indifferenza – ha dichiarato l'assessore Mar. Per questo ogni anno è importante ricordare, perché ci permette di capire l'esperienza ed evitare il ripetersi di questa tragedia, che spesso viene sottoposta a un rigurgito negazionista. Nel ricordare, abbiamo una responsabilità personale: fare delle scelte con coscienza”.

“Nell'80° anniversario delle leggi razziali – ha aggiunto il rettore di Ca' Foscari Michele Bugliesi- è fondamentale mantenere vivo il senso della memoria dello strazio di quel che è stato. Ai ragazzi va trasferita la coscienza del pericolo, mantenendo forte il senso di civiltà”.

Il percorso delle pose è proseguito al civico 2055 di San Marco, nei pressi di Via XXII Marzo, con la posa di due Pietre dedicate a Giuseppe e Giulio Fano per continuare con le pietre in ricordo a Emma Geltrude Calimani e Bruno Bassani. Poco dopo, all’Ospedale Civile, è stata dedicata una Pietra “collettiva” ai quindici pazienti ebrei deportati dal nosocomio nel corso del 1944.

“Per l'Amministrazione comunale – ha sottolineato la presidente Damiano – non è semplicemente un rito, ma un momento di fondamentale importanza, che va a restituire identità e dignità a tutti quei nostri concittadini che furono deportati nei campi di concentramento. Le pietre d'inciampo rappresentano quello che deve essere una memoria, che dobbiamo mantenere viva attraverso un impegno concreto di tutti affinché gli errori del passato non abbiano modo di ripetersi e soprattutto perché abbiamo un obbligo nei confronti delle generazioni future di lasciare un mondo migliore e ricco di valori”.

Dopo la posa delle Pietre dedicate a Anna Bassani e Gustavo Corinaldi, dal civico 105 di Cannaregio la cerimonia ha visto la deposizione di altre Stolpersteine per ricordare Aldo Levi, Regina Aboaf, Ida Calimani Navarro, Edoardo Bassani, Achille Aboaf, per un totale  73 installazioni sul territorio cittadino.

Venezia, 22 gennaio 2018

 

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