Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è intervenuto questa sera all’anteprima dell’edizione 2017 del Festival della Politica, la manifestazione organizzata dalla Fondazione Gianni Pellicani in collaborazione con il Comune di Venezia, che si svolge a Mestre dal 7 al 10 settembre e che ha quest’anno come tema il disordine globale.
“E’ questa una manifestazione di politica che, fin dall’inizio, abbiamo fortemente sostenuto – ha esordito il primo cittadino – chiedendo agli organizzatori di allargarla ad ulteriori attori e ad altri spazi della città, e insieme possiamo ulteriormente migliorarla. Ci sono ora più voci e questo fa bene a tutti”.
L’anteprima del festival è stata dedicata all’anniversario del Centenario di Porto Marghera e l’incontro di apertura intitolato “Porto Marghera 100. Un futuro ancora da scrivere”, che si è svolto in piazzetta Pellicani, è stato l’occasione per confrontarsi con i soggetti protagonisti dello sviluppo passato, presente e futuro dell’area. Sono intervenuti, per la Fondazione Gianni Pellicani, Cesare De Michelis e Nicola Pellicani, il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, il presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale, Pino Musolino, l'executive vicepresidente di Eni, Giacomo Rispoli.
Il sindaco Brugnaro si è soffermato sul ruolo di Porto Marghera oggi, che considera il nucleo della Città Metropolitana: “Il primo obiettivo deve essere il rilancio di quest’area – ha precisato il primo cittadino – e gli enti pubblici devono creare le condizioni affinché arrivino gli investimenti privati. C’è però il problema delle bonifiche: non possiamo fermare tutto ma abbiamo l’imperativo morale e politico di agire e intervenire”.
Secondo Brugnaro a Marghera ci deve essere spazio per il porto, per le fabbriche e per il terziario: “C’è grande disponibilità da parte del Governo – ha concluso il sindaco – e anche con la Regione c’è una grande collaborazione. Per rilanciare Porto Marghera ci vuole grande unità di intenti e grande coraggio, e questo centenario deve essere l’opportunità di mettere insieme una classe dirigente coesa e trasversale, che abbia a cuore il futuro della città”.
