Via libera della Giunta alla partecipazione della Città di Venezia al bando di assegnazione dei fondi per i progetti di assistenza a favore delle vittime di tratta e grave sfruttamento

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Via libera della Giunta alla partecipazione della Città di Venezia al bando di assegnazione dei fondi per i progetti di assistenza a favore delle vittime di tratta e grave sfruttamento

04/08/2017

La Giunta comunale di Venezia, nella seduta dell’1 agosto scorso, ha dato ufficialmente il via libera alla partecipazione della Città di Venezia al bando di assegnazione dei fondi per i progetti di assistenza a favore delle vittime di tratta e grave sfruttamento finanziati dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Comune di Venezia sarà il capofila di una fitta rete di soggetti del pubblico e del privato sociale che operano nel territorio del Veneto nell’ambito dell’assistenza alla vittime di un fenomeno, quello della tratta, che pur mutando nelle sue varie declinazioni, non accenna a diminuire per gravità e violenza. Dalla scorso anno, inoltre, la Regione del Veneto ha assunto un prezioso ruolo nell’ambito di questa rete, cofinanziando e collaborando attivamente.
 
L’Ufficio comunale di Protezione sociale e umanitaria, già titolare dallo scorso anno di un analogo progetto denominato NAVe (Network Antitratta Veneto), in scadenza il 30 novembre 2017, si candida così a rinnovare ed ampliare le offerte di fuoriuscita delle vittime di tratta e grave sfruttamento nel territorio del Veneto fino al 28 febbraio 2019.

In dieci mesi di attività (da settembre 2016 a giugno 2017) gli operatori del progetto NAVe hanno contattato 1942 persone, avviato a percorsi di orientamento per 342 potenziali vittime, inserito in percorsi di protezione sociale 63 adulti (in prevalenza donne straniere) e 23 minori. L’attività di NAVe, che si avvale anche del numero verde anti-tratta gestito dal Comune di Venezia, ha consentito alle forze dell’ordine di avviare 27 procedimenti penali contro le reti illegali e il traffico di persone.
 
Nel corso degli anni il Comune di Venezia ha tessuto una rete di relazioni che oggi vede collaborare attivamente la Regione Veneto, gli Enti locali delle città capoluogo di provincia del Veneto, le Aziende Sanitarie e numerosi soggetti del privato sociale collocati in ogni provincia della Regione. Inoltre, sono consolidati e fruttuosi i rapporti di partenariato con i soggetti deputati al contrasto delle reti criminali (Forze dell’Ordine, Procure, Prefetture) che stanno a monte dello sfruttamento e della tratta di essi umani. Negli ultimi anni sono nati anche i rapporti internazionali con l’OSCE (Organismo per la Sicurezza e Cooperazione Europea) con cui il Comune di Venezia collabora attivamente nell’ambito del lavoro multi-agenzia con gli oltre 50 Paesi dell’OSCE.
 
Entro il 25 settembre il Comune di Venezia presenterà la propria candidatura per l’area territoriale del Veneto (il Dipartimento per le Pari Opportunità ha diviso il territorio nazionale in 21 aree territoriali quasi sempre corrispondenti alle Regioni geografiche), dove è previsto un finanziamento di 1 milione e 700mila euro per 15 mesi.
 
“Con questo provvedimento – ha dichiarato l’assessore comunale alla Coesione sociale Simone Venturini - la Giunta comunale conferma il proprio impegno nella lotta alle reti criminali e allo sfruttamento delle persone più deboli. I fenomeni complessi che il nostro Paese sta vivendo possono essere risolti solo con un lavoro multilivello e multiagenzia e il progetto NAVe va proprio in questa direzione. Gli importanti risultati raggiunti confermano la qualità del progetto e l’alta professionalità degli operatori del Comune di Venezia e dei partner coinvolti”.

Venezia, 4 agosto 2017

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