L’assessore comunale al Turismo e alla Toponomastica, Paola Mar, ha inaugurato questa mattina, lunedì 28 agosto, in Riva del Carbon (San Marco 4640-4642), una targa commemorativa a ricordo del secondo soggiorno veneziano del poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe. La targa è stata collocata sulla facciata dell’edificio nel quale si trovava la “Locanda Della Tromba”, nella quale Goethe risiedette per quasi due mesi nella primavera del 1790. Il 28 agosto è anche il giorno di nascita dello scrittore e poeta tedesco.
L’assessore Mar ha sottolineato l’importanza del viaggio come veicolo di conoscenza e di confronto tra popoli e tra culture, soprattutto in una città come quella di Venezia, da sempre crocevia di scambi e incontri culturali. L’assessore ha inoltre posto l’accento sull’importanza della storia: “Il passato non deve essere considerato qualcosa di morto – ha concluso – ma deve aiutarci a comprendere il presente e a progettare il futuro. E’ questo che stiamo facendo qui a Venezia, anche per quanto riguarda le soluzioni che stiamo mettendo in atto per la gestione dei flussi turistici”.
All'inaugurazione, promossa dal Comune di Venezia insieme al Centro Tedesco di Studi Veneziani, sono intervenuti, tra gli altri, la direttrice del Centro Tedesco di Studi Veneziani, che ha patrocinato l'iniziativa, Marita Liebermann, lo studioso Stephan Oswald dell’Università di Parma, che ha fornito alcuni cenni storici su Goethe a Venezia, e Dieter Höhnl, presidente dell’associazione degli Amici del Museo nazionale di Goethe a Weimar, che ha sostenuto la realizzazione del progetto.
Venezia rappresenta una delle prime tappe importanti del “Viaggio in Italia” di Goethe. Il poeta si fermò nella città lagunare per due settimane, nell’autunno del 1786. Meno noto è invece il suo secondo soggiorno a Venezia, avvenuto nella primavera del 1790, in cui egli si trattenne quasi due mesi in città; inizialmente da solo ed in veste privata, poi in compagnia della duchessa Anna Amalia di Weimar, con la quale partecipò alla vita mondana della Serenissima. Questo secondo soggiorno goethiano a Venezia risulta generalmente sconosciuto, ma Goethe venne comunque registrato dalla polizia segreta veneziana, così come accadeva a tutti gli altri visitatori: a seguito delle notizie provenienti dalla Francia rivoluzionaria, la Repubblica voleva sapere esattamente chi fosse presente in città.