Corte Sant'Andrea

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Corte Sant'Andrea
 

Corte Sant'Andrea

02/05/2021

Il suo toponimo deriva dalla presenza di un ospizio dei monaci certosini, realizzato utilizzando un gruppo di case donate nel 1269 al convento di Sant’Andrea in Isola, da Alice, figlia del nobile veneziano Giovanni Da Ponte.

L’Ospizio fu operativo dal 1272, come "pied-à-terre" per i monaci certosini del Lido o della Certosa, quando si dovevano recare a Venezia per svolgere i loro compiti. Perse la sua funzione nel 1807; infatti, con gli editti napoleonici, fu soppresso l'ordine certosino e i monaci esiliati. Inoltre furono demoliti la chiesa ed il convento nell'isola di Sant'Andrea. Il complesso passò al Demanio per poi essere venduto a privati.

Da un disegno conservato nell’Archivio di Stato di Venezia si può vedere l’estensione dell’ospizio che si sviluppava anche nella vicina Calle de le Muneghe, così chiamata per la probabile presenza di una comunità di religiose.

L’area, nel secolo scorso, ha subito rilevanti trasformazioni con la realizzazione del Cinema Rossini, nel luogo dove sorgeva il vecchio teatro e la costruzione di un ponte sul Rio di San Luca.

Dal prezioso disegno si nota la presenza di un arco, alla fine di Calle Sant’Andrea, che delimitava l’ingresso all’ospizio. Ne resta oggi una traccia sul muro.

All’interno della corte, un bassorilievo commissionato nel 1356 dal padre Priore Marco Minotto, ritrae l'apostolo Sant’Andrea tra due persone in ginocchio e con le mani giunte. Secondo il Tassini si tratta di due frati ma, la scritta sotto il bassorilievo, potrebbe far pensare anche alla benefattrice Alice Da Ponte.

MCCCLVI DEL MESE DE ÇUGNO FRAR MARCHO MINOTO PRIOR DE S. ANDREA DE LIDO FE FAR QUESTO LAVORIER MADONA ALIXE DA PONTE SI LASA QUESTE POSESION AL DITO MONESTIERO

Un altro elemento che contraddistingue la suggestiva corte è la vera da pozzo, realizzata in pietra d’Istria, nello stesso periodo del bassorilievo.

La cornice ottagonale ​sovrasta altrettanti archi gotici, all’interno dei quali sono scolpiti ornamenti, due stemmi e due croci. Su questi quattro elementi sono incise le lettere S e A.

Corte Sant’Andrea è una delle tante corti veneziane un po’ defilate che conserva, come poche altre zone di Venezia, la pavimentazione costituita da mattoni in cotto disposti a spina di pesce, utilizzata in sostituzione della terra battuta nel XIII secolo.

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