![De Martin all'Ateneo veneto](https://live.comune.venezia.it/sites/live.comune.venezia.it/files/styles/img_article/public/field/image/De%20Martin%20Ateneo%20veneto.jpeg?itok=QUnIRDPO)
Travature portanti in legno, particolari murature, intonaci tradizionali, stucchi e terrazzi. I segreti dell'abitare a Venezia. E' arrivato a conclusione il ciclo di conferenze che ha cercato di scoprire i metodi costruttivi dell'edificato storico veneziano e di capire quali sono oggi le più moderne metodologie d'intervento, necessarie per la corretta salvaguardia e ristrutturazione. E che nell'ultimo appuntamento, ieri sera all'Ateneo Veneto, ha indagato anche il mondo del lavoro del cantiere, fatto di muratori, carpentieri o restauratori: figure che dovrebbero essere altamente qualificate, sicuramente necessarie ma che mancano, a Venezia, come nel resto del Paese.
"Dovremmo ripensare il percorso formativo dei ragazzi, più tecnico e specializzato, ma soprattutto dovremmo far loro cambiare culturalmente l'approccio al lavoro, che dovrebbe essere di desiderio e passione. Colui che ama il cantiere sente l'odore dell'intonaco che asciuga, il carpentiere riconosce l'essenza del legno che taglia" ha detto l'assessore comunale all'Urbanistica ed Edilizia privata Massimiliano De Martin, tra i relatori della tavola rotonda "I cantieri, la Città. Riflessioni tra presente e futuro".
Hanno parlato della necessità di una comunicazione diversa del lavoro edile anche gli altri relatori. A discorrere della Venezia di domani, tra tanti interrogativi e opportunità da cogliere, c'erano il professore dello Iuav Piercarlo Romagnoni, il responsabile della Soprintendenza Unica di Belle Arti di Venezia Fabrizio Magani, il presidente del settore edilizia Confartigianato Venezia Francesco Busato, il direttore di Confartigianato Venezia Rovigo Matteo Masat, il presidente dell'Ordine degli Architetti Roberto Beraldo e il presidente di Ance Venezia Giovanni Salmistrari.
Nel corso del dibattito l'assessore De Martin ha anche ricordato il "valore dell'impresa" a Venezia, che non vive soltanto di turismo, tutt'altro: "A Marghera operano 1500 aziende, lavorano 14mila persone, Porto Marghera genera 45 miliardi di fatturato". E ha sottolineato la vivacità della città: "Venezia ha appaltato ben un miliardo e mezzo di opere pubbliche, ha cantieri privati aperti per 800milioni di euro. E certamente è importante che a Venezia, come in tutte le altre città, l'edilizia sia presente, sia per l'aspetto manutentivo che per gli investimenti che ne derivano".
Sono stati dodici i convegni sull'edilizia storica di Venezia, organizzati da Confartigianato Venezia con il contributo della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, Edilcassa Veneto e la collaborazione dell'Ateneo Veneto, l’Ordine degli Architetti, la Soprintendenza di Venezia, la Fondazione degli Architetti e lo Iuav.