Una panchina gialla intitolata a Giulio Regeni per ribadire il diritto alla libertà della ricerca nel mondo. Con una cerimonia di commemorazione, nel giardino della sede di Ca’ Dolfin, l’Università Ca’ Foscari ha voluto ricordare il giovane ricercatore, rapito al Cairo il 25 gennaio 2016, torturato e ucciso, il cui corpo fu ritrovato il 3 febbraio 2016 in un fosso della periferia della capitale egiziana. Giulio Regeni era un dottorando dell’Università di Cambridge e si trovava in Egitto per svolgere una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani.
All’appuntamento è intervenuta in rappresentanza dell’Amministrazione comunale l’assessore all’Università Paola Mar.
Alla cerimonia hanno preso parte la rettrice Tiziana Lippiello e la prorettrice alla Ricerca, Maria Del Valle Ojeda Calvo. Presente anche Francesco Vacchiano, professore associato di Antropologia del Dipartimento di Studi Umanistici di Ca’ Foscari, che nel 2021 ha organizzato la maratona di voci "Giustizia per Regeni e libertà per Patrick Zaki".
L’ intitolazione fa seguito alla maratona di letture organizzata spontaneamente da docenti, ricercatori e studenti di Ca’ Foscari il 25 gennaio 2021, due anni fa.
“In un anniversario importante - le parole dell’assessore Mar- abbiamo colto con favore questa intitolazione promossa dall’Università Ca’ Foscari e ci auguriamo che si persegua al più presto il raggiungimento della verità. A volte la democrazia fa fatica ad emergere, ma noi dobbiamo comunque essere fiduciosi e lottare”.