Cambiamenti climatici e assicurazioni: l'assessore De Martin al convegno Ivass e Bankitalia
28/10/2022I rischi a cui il nostro pianeta va incontro con i cambiamenti climatici e il ruolo delle imprese assicurative per prevenirli. È il focus del webinar, in corso oggi a Palazzo Dolfin Manin, sede veneziana di Banca d’Italia, organizzato da quest'ultima e IVASS con la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, con la presenza istituzionale dell'assessore all'Ambiente Massimiliano De Martin. Con lui, a introdurre il meeting, anche Pier Luigi Ruggiero, capo della sede di Venezia della Banca d'Italia e Stefano De Polis, segretario generale dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.
Una giornata di lavori per fare il punto sui rischi fisici dovuti al cambiamento climatico, sul loro impatto economico e sulle coperture assicurative per imprese e famiglie per far fronte a tali rischi. Un confronto tra addetti ai lavori utile per esaminare i modelli per la stima del rischio e il ruolo che le assicurazioni potranno avere per mitigarli. Si dibatterà anche sul ruolo degli enti locali e in particolare del Comune nel promuovere iniziative di sostenibilità ambientale.
"Venezia è un luogo senza pari per parlare di sostenibilità e cambiamenti climatici, viste le sue caratteristiche. Bankitalia e Ivass lavorano attivamente sui temi dello sviluppo sostenibile, per attuare l'accordo di Parigi del 2015" le parole di Stefano De Polis. "Il nostro istituto ha incluso la promozione della finanza sostenibile tra gli obiettivi delle politiche di vigilanza del proprio Piano strategico nella convinzione che la conservazione dell'ambiente naturale e la transizione verso un'economia verde costituiscono priorità anche per perseguire la stabilità finanziaria".
Come illustrato nel corso del webinar, le compagnie assicurative dei rami 'danni' possono avere un ruolo nel prevenire i cambiamenti climatici innovando i prodotti assicurativi. Pertanto le imprese di assicurazione dovranno immaginare gli scenari climatici, creare modelli di stima a questo scopo, e ideare polizze connesse ai rischi di calamità naturali attesi (frane, inondazioni e così via) che avranno costi più alti per chi vive in zone più esposte a tali eventi. Si potranno prevedere delle forme di solidarietà per aiutare i cittadini che vivono nelle zone più colpite.
De Martin: "Grazie per affrontare qui questo tema. La Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità ha una durata illimitata: ciò è garanzia della sua azione. Venezia è costretta a fare molto ogni giorno contro i cambiamenti climatici. Stiamo portando a termine il 'Piano di azione per l'energia sostenibile e il clima': un documento che scandirà le fasi di analisi dei rischi. Un riferimento per i prossimi 10 anni in cui si dirà cosa, come e con quali risorse economiche Venezia dovrà intervenire. In parole povere dovremo investire 4,5 miliardi di euro per proteggere la città da innalzamento del livello del mare, precipitazioni irregolari, eventi meteorologici estremi e così via".
"Venezia è sempre stata rivolta al futuro, puntando su ricerca, scienza e tecnologia. Le università contribuiranno alla difesa dai cambiamenti" ha proseguito l'assessore. "L'elemento naturale più visibile in città è l'acqua salata, che per noi è anche un'infrastruttura necessaria ai trasporti. Intervenire sul porto sarà imprescindibile. Inoltre ben sei fiumi sfociano in laguna. Gli investimenti riguarderanno tutto il territorio, con progetti mirati dove servono. Le nostre maree partono dal Mediterraneo Sud-Orientale: ciò che si sviluppa dal punto di vista ambientale, è importante ricordare, è anche condizionato dalle geopolitiche internazionali del momento".