Si celebra oggi, 18 ottobre, la 10° Giornata europea contro la tratta e il grave sfruttamento di esseri umani, un fenomeno che preoccupa non poco l’Unione europea. L’ultimo rapporto Eurostat parla infatti di 30.146 vittime nei 28 Paesi dell’Unione europea, l'80% delle quali sono donne. Il 70% sono vittime di sfruttamento sessuale mentre il 20% sono sfruttate nell’ambito lavorativo. Più di 1000 sono i minori vittime di sfruttamento sessuale.
Proprio per porre l’attenzione su questi numeri, il numero verde nazionale contro la tratta (800 290 290), gestito dal Comune di Venezia per conto del Dipartimento per le Pari Opportunità, ha organizzato un semplice e simbolico evento per questa giornata. In 28 città italiane, in luoghi simbolo (stazioni ferroviarie, sedi amministrative, piazze, scuole, ecc.), si sono tenuti brevi presidi conclusisi con il lancio di palloncini colorati con l’hashtag/slogan #liberailtuosogno. Nel corso dell'iniziativa, alla quale hanno aderito 110 realtà istituzionali e del privato sociale, sono stati distribuiti materiali informativi sul tema della tratta.
A Venezia, la manifestazione si è tenuta davanti alla stazione S. Lucia, alla presenza della presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, e si è conclusa con il lancio di palloncini arancioni.
Nel pomeriggio, presso la sede di Villa Querini, l'assessore alla Coesione Sociale, Simone Venturini, ha convocato una riunione operativa sul tema delle azioni di contrasto alla tratta coordinate dal Comune di Venezia. A margine della riunione, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il direttore Luigi Gislon, la dirigente Alessandra Vettori e la responsabile Uoc Cinzia Bragagnolo, l'assessore Venturini ha rilasciato la seguente dichiarazione: “In questa importante e simbolica giornata, è doveroso ricordare il preziosissimo lavoro dei servizi del Comune di Venezia, Ente coordinatore e capofila delle progettualità contro la tratta. Si tende spesso a considerare la schiavitù solo come un fatto storico ormai archiviato, ma in realtà i fenomeni di sfruttamento, sia esso sessuale o lavorativo, sono ben presenti anche ai giorni nostri e nei nostri territori. Un ringraziamento, in questa giornata speciale, a tutti gli operatori e alle realtà coinvolte in questi progetti”.
Nel Veneto, dove il Comune di Venezia è capofila del progetto N.A.VE, rete composta da Regione Veneto, Enti capoluogo di provincia e Enti del privato sociale che si occupano di assistenza alle vittime di tratta e grave sfruttamento, l’adesione è stata significativa poiché in tutte le principali città si sono svolti momenti di sensibilizzazione della cittadinanza.
Il numero verde anti tratta, attivo 24 su 24, nel corso del 2015 ha gestito 3643 chiamate, di cui 188 provenienti dal Veneto e 47 da Venezia. Da gennaio 2016 ad oggi sia in Veneto che a Venezia si è già raggiunto il numero dell’intero anno passato.