Proseguono con grande intensità i servizi antidroga della Polizia municipale di Venezia al Parco Albanese di Mestre. Nel pomeriggio di ieri, lunedì 26 settembre, tra le ore 16 e le 18, una squadra operativa del Servizio Sicurezza urbana, composta da operatori in borghese e in divisa e supportati dall'unità cinofila antidroga, hanno circondato la zona dei “cubi” e controllato le decine di giovani presenti tra le panchine, le passerelle e le gradinate, strutture diventate da tempo punto di riferimento per lo spaccio.

L'operazione portata a termine anche grazie all'appoggio dei militari già presenti sul posto, è stata preceduta da una prolungata attività di osservazione da parte di operatori in borghese del Corpo, che avevano in particolare il compito di accertare il ruolo, all'interno del parco, del giovane vittima dell'aggressione avvenuta qualche giorno prima e delle persone in sua compagnia.

In poco tempo è apparso chiaro che il giovane non era un semplice frequentatore del parco, ma un soggetto in possesso di sostanze stupefacenti; non sono infatti sfuggiti agli occhi esperti degli agenti della Polizia locale alcuni comportamenti sospetti del ragazzo, come l'appartarsi dietro o dentro i manufatti ed il suo palese nervosismo.

Immediatamente “puntato” dal cane antidroga della Municipale, il giovane non ha potuto far altro che consegnare il necessaire per lo spaccio al minuto, ovvero un bilancino elettronico, 8 dosi di marijuana già confezionate e pronte per lo spaccio, decine di bustine in plastica autosigillanti. Numerose altre barrette di hashish sono state ritrovate poi sotto le panchine, sulle passerelle e sulle gradinate dei “cubi”. Confezioni di marijuana sono state infine recuperate all'interno delle alte siepi poste a ridosso dei “cubi”, nascoste nel tentativo di sottrarle al fiuto di Luna e Kuma. In totale è stato sequestrato circa un etto di sostanza stupefacente. Il giovane è stato denunciato per il reato di detenzione ai fini di spaccio.