
Una grande biblioteca con centinaia di volumi per celebrare il patrimonio culturale della città e del suo territorio: è l'immagine del Padiglione Venezia, inaugurato questo pomeriggio ai Giardini della Biennale. L'allestimento aggiunge un tassello alle tre definizioni dell’intelligenza che compongono il titolo della 19. Mostra Internazionale di Architettura. Il progetto intitolato “Biblioteche. Costruire l’intelligenza veneziana ‐ Libraries. Bildung Venice Intelligence” è ideato e proposto dall’Università Iuav di Venezia, con la collaborazione del Comune di Venezia e l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Venezia.
Al taglio del nastro presente il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, con lui il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco, oltre a numerose autorità civili e religiose. Il percorso della mostra è stato illustrato dai rappresentanti del collettivo curatoriale composto dal rettore dello Iuav Benno Albrecht, dal presidente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e direttore della Fondazione Bevilacqua La Masa Michele Casarin e dal presidente dell’Ordine degli Architetti Roberto Beraldo.
Il Padiglione Venezia si presenta come una grande biblioteca dove si costruisce e si sviluppa l’intelligenza collettiva, motore per la creazione di lavoro. Il padiglione è per i visitatori un’esperienza immersiva di lettura e di visione, con centinaia di volumi sia cartacei che multimediali. Tra i volumi se ne contano ben 27 di apposita pubblicazione, micro-cataloghi che illustrano le ricerche in corso che, a partire da Venezia, arrivano allo scenario globale. Una vasta panoramica è dedicata a oltre 300 interventi promossi dal Comune di Venezia per la tutela e lo sviluppo della città e della sua laguna: dalla manutenzione quotidiana del tessuto urbano fino alla realizzazione di complessi progetti architettonici e infrastrutturali.
“Il Padiglione Venezia si conferma uno spazio di ricerca, innovazione e stimolo. Un’operazione inclusiva che si concretizza in uno scrigno di intelligenza collettiva. Continuiamo ad ospitare anche i vincitori del concorso Artefici del nostro tempo, riservato ai giovani artisti under 35, giunto quest'anno alla sesta edizione – ha sottolineato il sindaco Luigi Brugnaro – Venezia è un laboratorio per la cultura artistica giovanile contemporanea, grazie alla condivisione dei saperi la città rafforza la sua immagine a livello internazionale”.
L’idea di una Venezia città della conoscenza trova conferma nei dati che attestano l’eccellenza del patrimonio librario veneziano: nel solo Comune di Venezia si contano 128 biblioteche, che coinvolgono 125 istituzioni, per un totale di 6.860.000 volumi. Nella sola città d’acqua il rapporto tra residenti e libri è di 125,4 volumi per abitante. Venezia si offre come polo di eccellenza per l’architettura e le arti, con una rete di sette biblioteche dedicate e un totale di 890.000 volumi, la più grande biblioteca di Architettura e Arte del mondo.
Per il commissario Maurizio Carlin “anche quest’anno l’allestimento della mostra è il frutto di un intenso lavoro, che ha visto coinvolti una molteplicità di soggetti pubblici e privati che hanno fatto squadra attorno al Comune di Venezia per riaffermare il concetto del legame stretto tra l’originaria funzionalità del padiglione e il progetto pensato per la Biennale di Architettura 2025. Proprio con il termine bildung, presente nel titolo, si vuole definire il processo di sviluppo e di crescita dove l’individuo prima e la collettività poi si realizzano compiutamente”.
Oltre al padiglione ai Giardini, il progetto avrà come spazi espositivi anche le biblioteche del Comune di Venezia, tutte le sedi dell’Università Iuav (Ca’ Tron, Tolentini, Cotonificio, Ex Convento di Santa Teresa, Magazzino Ligabue 6, Palazzo Badoer e la storica Fondazione Masieri) e il nuovo BSG-Biodiversity Science Gateway di CNR-Ismar con sede in Riva dei Sette Martiri.
Il Padiglione è frutto del lavoro collettivo di Comune di Venezia e Biblioteca Vez, Iuav e CNR-Ismar, con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti, Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Fondazione Teatro La Fenice, Università Ca’ Foscari Venezia, NonSoloVerde Venezia, Vela, gruppo Avm e Venis Spa, con l’apporto di Fondaco Italia e il contributo di Nine in The Morning, che vestirà i mediatori culturali.