
Un cittadino residente nel quartiere Gazzera ha denunciato alla Polizia Locale il furto del proprio cane Amstaff, presentando anche le immagini della videosorveglianza domestica che ritraevano il presunto autore del furto.
Grazie all’analisi dei filmati della videosorveglianza comunale, il laboratorio forense del Corpo è riuscito a individuare diversi fotogrammi del sospetto, ripreso mentre si trovava in strada con il cane al seguito. Le pattuglie radiomobili della Polizia Locale, riconoscendolo come soggetto già noto per precedenti legati al possesso di armi bianche, stupefacenti e reati contro il patrimonio, lo hanno rintracciato il giorno successivo nel quartiere Chirignago-Gazzera. Al momento del fermo, l’uomo era ancora in possesso di un’arma da taglio e di sostanze stupefacenti.
L’analisi delle impronte digitali ha poi rivelato che si trattava di un cittadino tunisino, già espulso con accompagnamento coatto e rientrato illegalmente in Italia attraverso Pantelleria. A seguito dell’arresto, è stato condannato a un anno di reclusione con sentenza definitiva. Nei giorni scorsi è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Maggiore per scontare la pena stabilita dal Tribunale di Marsala. Il cane Amstaff, recuperato dal servizio veterinario dell’Ulss3, è stato riconsegnato al legittimo proprietario dopo la verifica del microchip.
“Chi ama gli animali sa quanto siano importanti all’interno del nucleo familiare. Subire un furto di questo tipo può rappresentare un forte trauma. Per questo, l’indagine della Polizia Locale ha avuto un doppio valore: da un lato, l’individuazione del responsabile; dall’altro, il ritorno del cane alla sua famiglia, ponendo fine all’angoscia del proprietario” commenta l'assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce.