Marzo Donna 2025: una sala della biblioteca del Centro Donna dedicata a Silvia Businello Toro

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un momento della cerimonia
 

Marzo Donna 2025: una sala della biblioteca del Centro Donna dedicata a Silvia Businello Toro

24/03/2025

“Onorare la memoria di Silvia significa dare sempre più forza alle battaglie che ancora oggi stiamo conducendo in questo luogo”. Con queste parole la presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, ha aperto questa mattina la cerimonia di intitolazione, a Silvia Businello Toro, di una sala della biblioteca del Centro Donna di Villa Franchin a Mestre. L’iniziativa rientra negli appuntamenti organizzati dalla Presidenza del Consiglio comunale per il Marzo Donna 2025. “Vogliamo così omaggiare una concittadina che tanto si è spesa durante la sua vita per portare avanti i diritti delle donne, la loro autodeterminazione, la loro libertà economica – ha continuato la presidente Damiano – temi che, a distanza di anni, sono ancora di forte attualità”. Businello Toro, scomparsa nel 2007, ha infatti dedicato la vita all’impegno e alla lotte per i diritti delle donne e, nel 1990, è stata ispiratrice e fondatrice della “Libreria delle Donne”, un’esperienza di volontariato tra le prime in Italia nel suo genere.

Alla cerimonia di svelamento della targa sono intervenuti, tra gli altri, gli assessori comunali alla Toponomastica, Paola Mar, e all’Ambiente, Massimiliano De Martin, il presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo, Raffaele Pasqualetto, la responsabile del Centro Antiviolenza del Comune di Venezia, Paola Nicoletta Scarpa, la responsabile della Rete Biblioteche Venezia, Barbara Vanin e i figli di Silvia Businello Toro, Lorenza e Michele, che hanno voluto ricordare la tenacia e la solarità della madre e le tante battaglie da lei portate avanti dagli anni 70 in poi. Businello Toro è stata presidente della sezione di Mestre dell’Udi, l’Unione Donne Italiane, partecipando, con le altre militanti del Centro Donna, alla vita pubblica e politica della città. Anche l’assessore De Martin e il presidente Pasqualetto ne hanno ricordato la passione e la capacità di creare reti e sinergie con gli attori presenti nella realtà locale, come il Centro Donna in cui oggi ha sede il Centro Antiviolenza.

“Mi ricordo di questa donna pugnace da quando ero bambina – ha concluso l’assessore Mar parlando di Businello Toro – e oggi la toponomastica ci aiuta a ricordare i protagonisti della nostra storia, persone che hanno speso la propria vita per portare avanti i propri ideali. Questo però non basta: bisogna infatti anche avere degli eredi che continuino l’opera iniziata, come stiamo facendo oggi, intitolando a Silvia non un luogo qualunque, ma un posto significativo per le donne e per la città, ieri come oggi”. La Biblioteca del Centro Donna inoltre custodisce il “Fondo Silvia Businello Toro”, ovvero l’archivio che raccoglie materiali diversificati, quali appunti, locandine, manifesti, opuscoli, dispense, atti di convegni, riviste, materiale promozionale, canzonieri, fotografie, prodotti dalla fine degli anni ‘60 ai primi anni 2000 e appartenuti appunto a Silvia Businello Toro. Molti documenti sono ascrivibili alla militanza nell’Udi o in altre realtà politiche, associative e culturali cittadine.

La galleria fotografica.

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