E' partita lo scorso giovedì, 17 ottobre, l'esercitazione europea della Protezione Civile, EU Modex Venezia 2024 con base al Lido di Venezia e che andrà avanti fino a lunedì 21 ottobre con la cerimonia di chiusura delle attività. L'esercitazione vede impegnate oltre 600 persone suddivise in 110 coordinatori provenienti da diversi paesi europei. Nel complesso, i soccorritori impegnati tra sanitari e Vigili del Fuoco sono oltre 250.
Lo scenario dell'esercitazione è drammatico. Tra l'area lagunare e l'entroterra si forma un tornado con intensità F3/F4 che provoca il crollo di numerosi edifici, il bilancio è di 25 morti, 350 feriti, 250 persone disperse e 16.900 cittadini evacuati. Un'emergenza di dimensioni inaspettate, impossibile far fronte con le forze di soccorso nazionali, quindi la richiesta di attivazione del meccanismo europeo di Protezione Civile.
Dalla finzione quindi alla realtà, l'esercitazione congiunta ha visto l'arrivo al Lido di Venezia di tre squadre di soccorritori sanitari dalla Polonia, Spagna e Danimarca. Altre tre squadre USAR, specializzate nella ricerca e nel soccorso tra le macerie, sono giunte dalla Repubblica Ceca, Cipro e Austria. A queste si aggiungono una squadra di ingegneri strutturali, addestrati alla messa in sicurezza di edifici e un team di operatori specializzati nella tutela e recupero di beni culturali in ambito emergenziale.
Per rendere tutto più reale saranno coinvolte circa 200 comparse per ogni giorno di esercitazione, in campo gli operatori della Croce Rossa Italiana, ma sotto le macerie, ad attendere i soccorsi ci saranno anche gli studenti universitari di infermieristica dell'Università di Padova.
Presente all'esercitazione odierna, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, il vicesindaco, Andrea Tomaello che ha dapprima voluto ringraziare le oltre 600 persone impegnate nelle quattro giornate di esercitazione. "Testare le procedure di Protezione Civile - ha commentato Tomaello - è importante per farsi trovare pronti e intervenire in maniera efficace qualora si presentassero situazioni di emergenza".
Il vicesindaco ha poi ricordato che l'evento si inserisce in una settimana nella quale la Protezione Civile del Comune è impegnata in un'attività di sensibilizzazione della cittadinanza diffusa su tutto il territorio grazie alla campagna "Io non rischio" che ha come primo obiettivo quello di far conoscere quali sono le buone pratiche e i comportamenti da adottare in determinate situazioni di emergenza.
Sono quindi diversi gli scenari emergenziali affrontati durante questi giorni. Dopo la simulazione dello scorso giovedì 17 ottobre di un incidente allo stabilimento Eni di Porto Marghera, con successiva attivazione del sistema di allertamento della popolazione, con il suono delle sirene. Il quadro del rischio industriale è stato al centro anche di una esercitazione alla Italgas. Le squadre USAR, specializzate nella ricerca e nel soccorso tra le macerie, sono state invece impegnate, venerdì 18 ottobre, nelle isole di Poveglia e di Santo Spirito. Oggi, sabato 19 ottobre, le simulazioni di ricerche e soccorso sono proseguite sull'isola Ottagono Alberoni e Malcontenta. Le attività si sono svolte grazie anche all'ausilio di attrezzature per lo scavo e la demolizione dei materiali che ha visto il personale, operatori professionisti dei Vigili del Fuoco, impiegato a rotazione nelle 24 ore, dal pomeriggio del 17.
"Nel complesso - ha commentato il responsabile del Servizio del Comune di Venezia, Francesco Vascellaril - le attività vengono portate avanti grazie anche al contributo dei volontari della Protezione Civile comunale e quelli di altri Comuni, i quali garantiscono il supporto logistico all'esercitazione, occupandosi dell'accoglienza e del servizio mensa per le centinaia di operatori coinvolti. Oggi abbiamo visitato l'ospedale da campo della Romania e dell'Austria, abbiamo inoltre visto la logistica della Polonia che garantisce i soccorsi sanitari. Dopodiché, abbiamo visitato la Centrale di coordinamento di tutte le attività per poi spostarci alla Scuola Sereni del Lido di Venezia che rappresenta la base logistica di tutte le attività che vengono svolte dai volontari. La giornata si è infine conclusa in un terreno vicino all'Aeroporto Nicelli dove è stato allestito l'ospedale da campo di tutti i soccorritori USAR che fanno ricerca e soccorso tra le macerie".
Nel corso della quattro giorni saranno un centinaio gli operatori di Protezione Civile del Comune di Venezia impegnati nell'esercitazione, una cinquantina quelli della Città metropolitana provenienti dai comuni di Chioggia, Cavallino-Treporti, Meolo e Mira.
Parallelamente a queste attività, alcune squadre sono impegnate in questi gioni, per circa mezza giornata, nel recupero di infortunati da un battello ACTV e altri sono tratti in salvo da un "pozzo" sull'isola artificiale del Mose. Sono oltre 100 i Vigili del Fuoco in arrivo da diversi paesi europei impegnati negli scenari d'emergenza. E' stato inoltre sotolineto che nell'organizzazione dell'evento è stata data priorità alla tutela del territorio.
L'esercitazione terminerà alle ore 12 di domenica 20 ottobre, lunedì 21 è in programma la cerimonia di chiusura al Lido di Venezia.