È stata inaugurata questa mattina, a Ca’ Pesaro, sede della Galleria Internazionale d’Arte Moderna, la mostra “Il ritratto veneziano dell’Ottocento”. A prendere parte all’evento, per l’Amministrazione comunale, il consigliere delegato a “Città di Venezia, cultura: progetto futuro”, Stefano Zecchi. Presenti all’inaugurazione anche Elisabetta Barisoni e Roberto De Feo, curatori della mostra, e Chiara Squarcina, dirigente Area Attività Museali Fondazione Musei Civici di Venezia.
La mostra vuole raccontare il primo secolo dell’età contemporanea, l'Ottocento, dalla prospettiva di Venezia, da poco sconvolta dalla caduta della Serenissima avvenuta nel 1797. L’esposizione è inoltre un rimando alla mostra che Nino Barbantini, primo direttore della Galleria di Ca’ Pesaro, allestì esattamente cento anni fa, nel 1923, sullo stesso tema e con lo stesso titolo.
"La vera Venezia è la città della ricerca, un luogo in cui si possono confrontare esperienze culturali diverse", ha dichiarato il consigliere delegato Zecchi. "Questa esposizione mostra la Venezia dell’Ottocento, una città addolorata perché terra di conquista e quindi di fronte all'epilogo della sua storia millenaria. Questo palazzo era stato pensato come grande fucina di linguaggi che interagiscono tra di loro, qui c'era il mondo della nuova ricerca artistica che guardava con attenzione alla ricerca scientifica. L'Ottocento, infatti, è stato in tutta Europa il grande secolo in cui l'educazione estetica è stata dislocata dall'educazione scientifica. Questa mostra lo fa vedere in una forte malinconia delle immagini e della rappresentazione".
L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 21 ottobre al 1° aprile 2024.